Papercraft Zombie Nativity Set
venerdì 24 dicembre 2010
Buon Natale
Papercraft Zombie Nativity Set
mercoledì 22 dicembre 2010
Alla Fattoria Belisardi
Giunti sul posto guidando il loro vetusto ma fido autocarro Fiat il gruppo trova l’ampio podere in stato di evidente abbandono, essendo infatti da almeno 7-8 mesi che il fattore è stato costretto alla tragica fuga da casa, sotto l’attacco di un folto e famelico gruppo di cadaveri ambulanti…
La stranezza è che nel piazzale antistante la casa colonica sono evidenti diversi pezzi di cadaveri frementi, probabile indice di presenza di vivi nei pressi o all’interno dell’abitazione.
Durante le fasi esplorative del podere notano anche la presenza sia dei mezzi marcatamente della Fattoria, sia di altri due veicoli, una moto e un’automobile parcheggiati sul fianco della casa.
Ma mentre ragionano sul da farsi vengono avvisati a male parole dai nuovi occupanti abusivi della fattoria e gli viene intimato di andarsene sparando anche un colpo di fucile come funesto avvertimento. Inoltre dai pascoli, dal frutteto e dal vigneto antistanti iniziano ad emergere losche e barcollanti figure riconoscibili come Morti; fra queste spicca per velocità e urla temibili il cadavere semi nudo di una donna, la quale, brandendo due lunghi coltelli è subito addosso ai nostri.
Lo scontro non è dei più semplici e nonostante la donna venga alla fine mutilata più volte e resa inoffensiva, come altri sopraggiunti, lenti, cadaveri, lo sfortunato Padre Bastiano è oggetto delle sue “particolari attenzioni” e viene morso ferocemente alla fronte e ad una spalla, accusando ampie ferite sanguinanti e quasi mortali.
Il gruppo scegli quindi controvoglia di battere in ritirata, pensando bene di salvaguardare la vita del loro “condottiero”: la stampa locale infatti, essendo costituita univocamente dai frati inquisitori agostiniani, fornisce sempre grande risalto alle imprese del gruppo al servizio di Sua Eccellenza ma falsa leggerissimamente la verità per incentrare le imprese sulla figura dell’Inquisitore Bastiano, descritto come leader indiscusso del gruppo e denigrando allo stesso tempo l’opera di Fratello Remigio, Templare Errante, non tenendolo affatto in considerazione… ma questa è la libertà di stampa concessa in una piccola provincia alla periferia del Sanctum Imperium…
Passano altri 8 lunghi giorni durante i quali Fra Bastiano si rimette in forze ma accusa una inquietante cicatrice sulla fronte e gli altri alloggiano all’Albergo Aquila d’Oro, eccezion fatta per Fratello Remigio che presta servizio presso la Rocca Templare di Castel Sismondo addestrando i novizi; inoltre “vipera” Di Berra pensa bene, oltre a continuare costantemente le sue tratte all’Emporio, di far “blindare” il loro autocarro Fiat dal fabbro Stargiotti con delle grate in metallo applicate sulle parti vetrate.
Armati di coraggio e determinazione i nostri tornano alla carica verso il podere Belisardi; questa volta tentano di agire in sinergia fra loro ma la presenza di un ulteriore donna morta che si aggira nei locali accessori della fattoria e l’indisponenza degli occupanti della casa colonica che passano presto dalle male parole ai colpi di fucile, fa si che la loro azione si riduca in pratica ad un assalto frontale.
Anche questa volta le potenti doppiette a canne mozze dei due Cacciatori del gruppo fanno la differenza e ad uno a uno i rifugiati cadono e vengono macellati a dovere, come di consueto…
I nostri quindi, riportando solo lievi ferite di striscio, fanno un ricco bottino di armi da fuoco e munizioni e per una volta senza l’ombra della lunga mano della chiesa a sottrargliele… a meno che il Sotium Padre Bastiano, loro “capo”, non decida che sia il caso di aumentare ulteriormente le proprie credenziali confiscando il tutto in nome della Santa Inquisizione…
mercoledì 15 dicembre 2010
All'ex casa di cura "Villa Assunta", covo di Yuri Bogdanov
Qui “vipera“ Di Berra decide di appostarsi per qualche tempo su un rudere circostante per osservare l’edificio attentamente dall’alto; nel frattempo Fratello Remigio, insieme agli Excubitores, tenta una difficile missione di mediazione verbale coi banditi barricati all’interno, facendo leva su ipotetici scambi fra gli ostaggi e la fidanzata di Yuri, Sofia, in realtà già morta e fatta a pezzi nella sua abitazione del Borgo San Giuliano.
Poco dopo i nostri, ad esclusione di Remigio che continua nella sua opera di mediazione – distrazione dei banditi, riescono rocambolescamente e rumorosamente a entrare nell’edificio.
Colgono di sorpresa un paio di banditi che vengono prontamente immobilizzati e tramortiti a dovere.
Riescono quasi subito a localizzare fortuitamente la stanza dove sono rinchiusi gli ostaggi, tappezzata di manifesti propagandistici russi, ma mentre iniziano a liberarli dagli impedimenti vengono attaccati in massa dal grosso dei banditi: uomini e donne non troppo addestrati e male armati, per lo più con vetusti Revolver e fucili… nulla a che vedere con le mortifere doppiette a canne mozze acquistate da “vipera” e Zonzini pochi giorni prima all’Emporio di Sante.
Lo scontro è relativamente breve e si risolve abbastanza facilmente ad appannaggio dei nostri incursori anche perché tutti vi partecipano, incluso Frate Bastiano con la sua Beretta 1934 e Fratello Remigio che, dall’esterno, coordina le azioni e le incursioni degli Excubitores e fa da tramite tra le forze in azione. Cade infine anche lo stesso Bogdanov, che si era lanciato in un disperato attacco all’arma bianca con la sua sciabola cosacca; ogni caduto viene repentinamente fatto a pezzi dai presenti, vivo o morto o svenuto o implorante pietà che sia… ma questa è l’unica legge che è ben chiara a tutti: “mors tua vita mea”.
Vengono reperite sul posto anche numerose armi da fuoco e proiettili, oltre che scudi e benzina, un’automobile e tre motociclette appartenenti ai banditi… tutto materiale utile alla Diocesi di Sua Eccellenza Mons. Valentini, ovviamente…
mercoledì 8 dicembre 2010
La bonifica di San Giuliano
Palazzo del Podestà e dell'Arengo, Piazza Cavour, Rimini centro,
sede della Domus Populi degli Excubitores
In due delle quattro abitazioni da bonificare vengono rinvenute lettere o parti di lettere, importanti indizi (in seguito consegnati prontamente a Don Arturo, portavoce di Sua Eccellenza al vescovado riminese); una prima lettera pare essere la testimonianza di una donna suicida, tale Elide Canarecci, facente parte, forse, di una setta eretica denominata “Anime Candide”, probabilmente implicata nei delitti collegati al rapimento dei bambini mentre la seconda lettera, a firma di un certo Yuri, indirizzata presumibilmente alla sua fidanzata Sofia, ora Morta, fornisce indicazioni su una probabile operazione criminosa, con presa di ostaggi e rapina annessa, terminata con il rifugio dei malviventi in quello che dovrebbe essere un ex ospedale o qualcosa del genere…
L’ultimo edificio da esplorare e bonificare è la Chiesa di San Giuliano: anche qui i nostri trovano rovina, oscurità e morte. Fanno a pezzi un discreto numero di cadaveri, tra i quali probabilmente anche colui che era il prete di San Giuliano ed in fine richiamano i due sacerdoti lasciati fuori dal pericoloso borgo e i loro aiutanti laici perché comincino le opere di restaurazione dell’edificio religioso.
Ritornano poi al vescovado per rendere conto dell’operato a Don Arturo al quale vengono consegnate anche le due lettere e come pattuito la metà degli scudi trovati in missione (a parte qualche spicciolo, munizione e una Beretta del ’34 che Vito “vipera” Di Berra ed Ettore Zonzini tengono segretamente e rischiosamente per loro, andando poi dal buon Sante Baldelli all'Emporio della Stazione del Dazio per le consuete, losche, tratte di armi e di preziosi, rari, proiettili…).
Il portavoce del Vescovo in ogni caso corrisponde al gruppo la somma pattuita per il buon esito dell’incarico (100 scudi papali a testa) e anticipa che farà esaminare gli indizi derivanti dalle lettere sia agli Excubitores sia ai suoi Inquisitori, per trarne alcune conclusioni.
Passa un’altra settimana, fra addestramenti all’uso della spada per alcuni e giorni passati in Misericordia per rimettersi in forze e curarsi dalle infezioni contratte per altri.
In seguito i nostri vengono ricontattati dal vescovado per un altro incarico, cui si deve far capo alla Domus Populi, caserma degli Excubitores (coloro che fino al 1944 si chiamavano Carabinieri...), sita in Piazza Cavour, ai palazzi dell’Arengo e del Podestà.
Qui il gruppo parla con Anna Gamberini, una bella Excubitor poco più che trentenne, la quale d’ora in poi terrà i rapporti fra loro e la Domus Populi; a gestire la caserma è Don Mario, un Padre Semplice, mentre il Portavoce degli Excubitores è Martino Ghinelli, entrambi fanno con piacere la conoscenza del valoroso gruppo.
L’incarico non è dei più semplici: è stata localizzata in quel dell’ex casa di cura Villa Assunta, ora in stato di abbandono ma comunque all’interno delle sicure mura cittadine e quindi senza l’immediata minaccia di Morti in circolazione, la sede della banda del famigerato bandito russo, operante da mesi nella zona della città di Rimini, Yuri Bogdanov.
Yuri è un ex militare della temibile Armata Rossa il quale dopo il Giorno del Giudizio, non riuscendo più a tornare in patria, ha deciso di fare “fortuna” nella zona del riminese allestendo un gruppo di banditi assoldando i peggiori farabutti locali e mettendosene a capo.
Il problema è che ora, dopo l’ennesima rapina, si è barricato a Villa Assunta ed ha un gruppo di ostaggi, la sfortunata famiglia Andreini.
Il compito affidato ai nostri dagli Excubitores sarà quello di liberare gli ostaggi e arrestare o eventualmente uccidere Yuri Bogdanov e ogni componente della sua banda, requisendo il probabile alto numero di armi, munizioni, benzina, mezzi e quant’altro in possesso dei malviventi per restituirlo alla Diocesi riminese che, senza alcun dubbio, ne farà buon uso ridistribuendone le ricchezze alla popolazione…
Ma oltre a ciò i nostri sono sempre attesi dallo sfortunato fattore Belisardi che aspetta con ansia la liberazione del suo podere fuori città…
Cosa decideranno di fare..?
mercoledì 1 dicembre 2010
Al Borgo San Giuliano
Insieme al Vescovo di bianco vestito è presente un sacerdote, Don Arturo, suo fedele consigliere e funzionario, con il quale, d’ora in poi, i nostri avventurieri dovranno rapportarsi in quel del vescovado.
Insieme ai quattro compagni fuggiti dall’infernale disavventura di Cervia ora c’è un quinto elemento, un Cavaliere Templare.
Il Vescovo non perde tempo, narra in breve la situazione in cui versa la diocesi riminese e fa parlare Don Arturo per quanto concerne la trattazione economica dell’eventuale accordo di collaborazione fra il vescovado e gli avventurieri: in sostanza il vantaggioso contratto prevede 100 scudi a testa al termine di ogni missione andata a buon fine, metà della benzina e delle valute reperite (l’altra metà serve al vescovado…) più qualche extra da decidersi sul momento secondo l’infinita magnanimità di Sua Eccellenza; invece ogni arma, sia bianca sia da fuoco, ogni proiettili e tutti gli oggetti di valore dovranno essere consegnati in toto alla diocesi per ulteriori ricerche e accertamenti, diciamo così…
I nostri accettano “di buon grado” l’offerta di collaborazione e si fanno subito illustrare i dettagli della prima missione da portare a termine.
Scoprono che il loro compito è completare la liberazione del Borgo San Giuliano, giorni addietro parzialmente liberato dal contingente templare poi dirottato dal vescovado verso il pericoloso e infestato litorale marittimo…
Per i dettagli, ai nostri viene detto di recarsi presso la Rocca Templare cittadina, sita in quel di Castel Sismondo; qui parlano sia con l’austero Maestro Templare Augusto Morandi sia con il suo portavoce, Fratello Quinto, un Templare Adepto. Egli spiega che, oltre alla liberazione della zona centrale del borgo, la zona intorno alla chiesa, ora cautelativamente transennata con una robusta palizzata in legno, dovranno scortare due sacerdoti e 4 loro aiutanti laici i quali si dovranno insediare presso la chiesa per iniziare le opere di riparazione e di messa in sicurezza, necessarie dopo mesi passati sotto la barbarie dei Morti…
Si comincia.
Mentre i due Cacciatori, il Templare e il Frate si recano subito all’ultimo avamposto templare prima del borgo, sul Ponte di Tiberio, in attesa delle persone da scortare, il Sotium Bastiano si reca a far visita in quel del complesso monastico di Sant’Agostino, sede locale dell’Inquisizione; qui viene a conoscenza che i monaci stanno concentrando le loro indagini sugli insoliti rapimenti di fanciulli degli ultimi mesi e le relative stragi di famiglie… ma per ora il compito dei prescelti dal Vescovo riminese li porta a San Giuliano: ci sarà tempo e modo, forse, in futuro, per incarichi di tipo differente…
I nostri quindi decidono di far attendere i due sacerdoti e il loro personale al presidio templare sul Ponte Tiberio, mentre loro si recano pericolosamente all’interno della spartana palizzata che, in quel di San Giuliano, separa i vivi dai Morti…
All’interno devono in pratica esplorare e bonificare 4 edifici e la chiesa; entrano quindi nell’edificio più prossimo all’ingresso della palizzata.
La casa è abbandonata e in disordine, sporca, buia e con evidenti segni di secco sangue e odore di morte nell’aria…
Tutto sembra sotto controllo quando, all’improvviso, le loro torce elettriche illuminano un coltello trapassare una delle porte.. una volta, poi un’altra e un’altra…
Inizia lo scontro con una donna dai vestiti laceri, morta da tempo, armata di coltello serramanico; lo scontro sembra facile ma poco dopo un altro Morto appare sulla soglia di un’altra porta, un uomo con la testa in parte spappolata e marcia, armato di accetta.
Lo scontro si risolve per il meglio ma mentre Padre Pericoli si sta adoperando per curare le ferite di Padre Bastiano, l’unico lievemente ferito, un terzo cadavere fa capolino dall’esterno, con un’accetta in mano; viene fatto a pezzi con facilità ma il fato è sempre in agguato e succede che il Cacciatore Ettore Zonzini ferisce per errore con la sua spada, malamente, nello scontro, il suo compare, Vito “vipera” Di Berra. Il taglio sul collo che ne deriva è profondo, molto profondo… e zampilla sangue a intervalli regolari… ma per fortuna non è una ferita mortale, anche se comunque molto grave…
P. S. : rewind, diciamo che ci siamo fermati al momento in cui Ettore ferisce al collo "vipera"; ora egli, pur non avendo subito una ferita mortale che avrebbe permesso una prova di Distanza dalla Morte, può comunque effettuare una prova di Karma... potrebbe avere effetti molto meno dannosi se la supera positivamente... ma lo vedremo la prossima volta...
N. B. : per la prossima volta inoltre ho pensato di sperimentare il sistema semplificato, descritto nel manuale, applicandolo a certi tipi di combattimenti, tipo con i Morti più deboli e quando sono in numero decisamente inferiore a voi; si velocizza di un casino in quanto si estraggono solo Arcani Maggiori e si va di interpretazione dello scontro... si fa molto prima e si limitano sempre i danni per voi... infatti penso di usarlo solo negli scontri che sono palesemente facili per voi mentre in quelli con Morti o vivi più tosti restano le regole solite, più lento ma più dettagliato... che ne dite..? io proverei a far così giusto x velocizzare gli scontri più semplici e non perderci mezz'ora per ogni Morto Simplex... ciao, g
mercoledì 24 novembre 2010
"Per un triste Re Cattolico ho inventato un regno e lui lo ha macellato su di una croce di legno" (F. De Andrè - Rimini)
Seguendo una plausibile deviazione che li fa allontanare dal B.go S.Giuliano, zona ancora troppo insicura causa Morti, i nostri arrivano nei pressi della Stazione del Dazio in zona B.go S. Giovanni, non prima di aver intravisto una camionetta della Sancta Militia, di colore grigio-verde con croce bianca sulle fiancate, occupata da sei Crociati, aggirarsi in perlustrazione nel forense riminese, subito fuori dal sicuro centro cittadino, i quali, con sicurezza, hanno fatto a pezzi un paio di traballanti Morti, solo ordinaria amministrazione…
Alla Stazione del Dazio hanno inizialmente un equivoco dialogo con gli Excubitores della guardiola, che poco dopo si sincerano della bontà delle loro affermazioni…nulla di problematico, almeno per il momento… Subito dopo aver giustamente regolato la questione del pagamento del dazio dovuto, la compagnia si divide secondo gli interessi; mentre i feriti ricevono le sapienti medicazioni di Padre Pericoli, Vipera pensa sia opportuno fare una capatina all’Emporio… Qui conosce l’esperto gestore del medesimo, il Sig. Sante Baldelli, forse non proprio uno stinco di santo, quasi al limite del contrabbando, ma tutto sommato una buon anima, con il quale si accorda per diversi “affari”, lontano da occhi indiscreti…
Al Bar Trattoria i nostri scambiano qualche battuta col locandiere, Pino Manduchi, il quale oltre a servire una buona cena, rivela che forse un suo amico, l’ex fattore Alessio Belisardi, potrebbe avere bisogno di aiuto per riconquistare la sua fattoria poco fuori città, abbandonata 6 mesi or sono, causa attacco di famelici e numerosi Morti… inoltre pare che da qualche mese in città siano avvenuti un paio di orribili delitti collegati a rapimento di bambini…
Nel frattempo i due religiosi del gruppo, Padre Pericoli e Padre Bastiano decidono di andare un momento a pregare nella Cappella, facendo la conoscenza di due sacerdoti, Don Riccardo e Don Berto, che di fatto coordinano tutte le attività della Stazione, chiudendo, a volte, più di un occhio nei confronti dei traffici del Baldelli…
Passano la notte accucciati come sfollati sulle panche della Trattoria, ma non sono i soli, di questi tempi…
Il mattino dopo attraversano l’Arco d’Augusto ed entrano finalmente in città, non dopo aver dato un’occhiata alle due lapidi commemorative poste nei pressi dell’Arco, vicino al carro armato alleato, lasciato in loco come monito, una lapide a firma del Comitato di Liberazione Romagnolo, ormai in rovina e l’altra, in marmo, a firma di Sua Eccellenza Cristiano Valentini, Vescovo di Rimini…
Dopo aver superato i controlli di rito dei Crociati della Sancta Militia di guardia all’ingresso cittadino ed aver rimediato una mappa di Rimini , i nostri decidono di lasciare il loro malridotto autocarro al vicino meccanico e fabbro, Sig. Stargiotti Benito, per una revisione.
Poi si recano, come da accordi, alla sede del vescovado, presso il Tempio Malatestiano, attraversando il cuore ferito di una città ancora non del tutto ripresasi dalla tragedia dei bombardamenti e dell’orrore dei Morti.
Qui, dopo breve anticamera, vengono ricevuti dal Vescovo in persona, Mons. Valentini, la massima autorità cittadina; egli è un uomo di bianco vestito, sulla sessantina, basso e tarchiato, i capelli tagliati cortissimi, il quale dopo un breve scambio di convenevoli, un accenno al possibile rapporto di collaborazione ed alla situazione generale in cui versa la sua Diocesi, raccomanda caldamente ai nostri, vedendo la gravità delle loro ferite, un ricovero presso la Misericordia cittadina, sita in Via Ducale, per poter riprendere al più presto le forze e iniziare in concreto l’attività collaborativa.
I nostri accettano di buon grado, riconoscendo la durezza degli scontri affrontati nella maledetta villa in quel di Cervia...
Alla Misericordia passano 8 lunghi giorni in degenza, recuperano dalle lesioni subite ed il Cacciatore Ettore Zonzini riesce, nonostante ascoltare gli altri non sia tra le sue principali prerogative, a carpire da due frati di servizio che in quei giorni qualcosa di orribile è accaduto, forse l’ennesimo delitto…
Usciti e ristabiliti, regolano gli affari precedentemente iniziati con Sante Baldelli e con il meccanico Stargiotti mentre Padre Pericoli decide di fare visita al Belisardi, lo sfortunato fattore che ora vive, esule, all’Albergo Aquila d’Oro, nel centro cittadino e prende accordi col medesimo per un eventuale azione atta a liberare il suo podere e farlo così tornare, dopo più di sei mesi, a casa.
Ricompattato il gruppo i quattro si avviano per la seconda volta verso la sede del vescovado dove, nella sala d’attesa, scorgono l’imponente ed inequivocabile presenza di un Cavaliere Templare, forse un quinto elemento chiamato a raccolta dal lungimirante Mons. Valentini, il quale aveva spedito, alla fine del mese di Ottobre 1957, 10 lettere… ma per ora solo 5 uomini pare si siano presentati alla sua Diocesi…
Ps: Nota tecnica, dimenticavo una cosa importante, dovete togliere la benzina che il vostro Fiat 626 ha consumato nei 25 km percorsi da Cervia a Rimini… guardate sulla relativa scheda del veicolo il suo consumo e fate il conto…
Pps: Oggi mi sono confrontato via mail con Matteo sulla sessione prettamente discorsiva che abbiamo giocato ieri sera… premettendo che i suoi suggerimenti sono oltremodo ben accetti e che come gli ho spiegato, giocare come consigliava lui ci porterebbe ai massimi livelli di gestione interpretativa dei PNG (ma non garantisco di riuscirci…) spero che voi tutti vi siate potuti divertire ieri, anche senza giocare attivamente degli scontri; forse il gioco, in alcuni momenti di dialogo e soprattutto di scambi commerciali, è stato un poco appesantito e rallentato dal dover fare conteggi e valutazioni di compravendita; io, avrete notato, almeno la metà dei dialoghi li gestisco interpretandoli sul momento, pur avendo una traccia che mi scrivo prima, quindi non sono sicuro che vi possa risultare piacevole la sessione, ma me lo auguro..! In ogni caso le prossime sessioni saranno molto più agili e bilanciate, fra azione e dialoghi, non temete! Ieri ho dovuto farvi fare una sessione totalmente discorsiva per introdurvi nel contesto riminese; inoltre sappiate che io, come spiegavo a Matteo, punto molto sul potervi dare IN MANO veri documenti realistici come cartine dell’epoca ma anche le foto storiche, i veicoli, le armi, le insegne commerciali, le piantine degli edifici, ecc. e questo mi porta via la metà del tempo che dedico alla redazione delle avventure di Sine, oltre che i tre quarti della mia ormai compromessa sanità psico-fisica…! In ogni caso concludo il mio sproloquio dicendo che ogni vostra osservazione è sempre assolutamente ben accetta, ad esempio avete visto che bello è stato giocare con le luci spente, con le candele, quella temibile musica di sottofondo.. l’importante è divertirsi tutti quanti, io mi sto divertendo un sacco, vedrete che miglioreremo tutti insieme io e voi, ognuno nel suo ruolo..! Alla prossima, sciocchi..! Oh Oh HAHAH…
venerdì 19 novembre 2010
Azioni multiple
Purtroppo sbagliavamo! Infatti se fate più di un'azione il malus massimo si estende a tutte le azioni..! es. con 2 azioni avete per entrambe un malus di -3, se fate 3 azioni avrete un bel malus di -5 su tutte e tre le azioni, ecc.
Chiaro..?!
Saluti,
Lòmion il Cartomante smemorato (e assonnato...)
ps: a sto punto mi sa che con la vecchiaccia di martedì scorso (io la immagino come in questa foto qui sopra..) eravate veramente spacciati.. o quasi.. vabè, sarà per la prossima volta.. oh oh hahaha..!
giovedì 18 novembre 2010
Numero massimo di azioni consentite
Ecco un piccolo chiarimento:
Sappiamo tutti che al massimo si possono effettuare 5 azioni nel proprio turno; e io mi ricordo che diverse volte alcuni di voi hanno fatto un movimento più 4 attacchi di spada, totale 5 azioni.
Sembrerebbe corretto ma invece non lo è in quanto bisogna anche considerare il numero massimo di azioni possibili in funzione del tipo di arma che si sta adoperando.. (vedere la tabella delle armi che vi ho fornito..) es. con la spada al massimo 3 azioni di attacco, poi nulla vieta di fare altre 2 azioni di altro tipo, movimento, ecc. Oppure con alcune armi da fuoco si può fare una singola azione di attacco più altre 4 di altro genere, ecc.
Per chiarezza e regolarità..
Saluti,
alla prossima,
Lòmion
mercoledì 17 novembre 2010
Cervia: la villa, la vecchia, la fuga
Siamo ora al piano superiore: qua i nostri quattro si trovano alle prese con rinnovata tensione, orrore e raccapriccio.
In una stanza scoprono, sotto un lenzuolo macchiato di nero inchiostro, in un piccolo lettino, il cadavere di una bambina, morta da tempo, un Mortuus Larvalis, immobile, solo il battito continuo dei suoi denti famelici ma innocui scuote il silenzio pesante della stanza… in mano stringe un piccolo diario.. descrizione dell’orrore capitato a lei ed alla sua famiglia nel 1954 quando la nonna muore per una malattia, si risveglia in un mostro terribile, stermina famiglia e domestici e la piccola si chiude in camera a morire lentamente di fame e di terrore…
Ovviamente l’aver accertato la presenza nella villa di questa temibile creatura induce i nostri ad abbandonarla il più in fretta possibile, anche perché, da un terrazzo, notano una dozzina di Morti che si stanno accalcando intorno alla recinzione della villa.
Ma la vecchia li fiuta, li segue, è in agguato da tempo… e così quando “Vipera” esce dalla porta principale al piano terreno è sotto l’attacco di scure e morso dell’atroce morta creatura; lo scontro causa paura e laceranti infette ferite a tutti i partecipanti, la vecchia viene martoriata e mutilata più volte e dopo l’ultima amputazione della testa finalmente cessa di essere una minaccia.
I nostri ora riescono, malconci, a recuperare sia le chiavi dell’Autocarro Fiat 626 sia le chiavi del lucchetto della cancellata e fuggono a tutto gas (si fa per dire..) ritornando sulla buia strada statale Romea, lasciandosi alle spalle una dozzina di Morti gorgoglianti e una villa desolata e satura di morte e abbandono…
Direzione Rimini, se Dio vuole… ma prima tappa più che obbligata e obbligatoria alla Stazione del Dazio del Borgo S. Giovanni, appena fuori dalle mura cittadine…
lunedì 15 novembre 2010
Precisazione
In pratica io ogni volta che il Morto mordeva Alex al ventre o torace, zona protetta dal suo giubbotto antip., gli ho tolto i punti di protezione fino a rovinarlo del tutto.
La regola, per fortuna vostra, invece è diversa.
Bisogna per prima cosa vedere se chi attacca ha una classe di danno con la sua arma o morso almeno pari ai punti protezione dell'armatura.
es. giubbotto alex p.p. 5, danno morso del simplex 0.
in questo caso il morso non fa danno ne ad alex ne al suo giubbotto.
Ma se, ad es., il morso avesse avuto una classe di danno pari a 2, alex ugualmente non subiva danni (perchè 2 è inferiore a 5) ma il giubbotto subiva comunque 2 danni ai suoi punti protezione scendendo da 5 a 3.
Se per assurdo alex fosse stato attaccato da un arma con classe di danno pari a 6 il giubbotto si sarebbe distrutto, alex avrebbe già subito 1 danno (6-5=1) e poi si sarebbero dovuti sommare a questi i restanti danni descritti nella carta estratta.
Spero sia un po più chiara la questione delle protezioni e comunque ne riparliamo meglio domani sera.
Ciao,
Lòmion
venerdì 12 novembre 2010
Chiarimenti
1. Counter fallimenti prove di abilità: ogni 10 errori utili durante una fase utile del gioco si avanza direttamente e subito di un grado in quell’abilità; a fine avventura invece si modificano i counter fallimenti residui in base al vostro punteggio di intuito: quindi si modifica il numero dei counter fallimenti a discrezione dei bonus o malus che avete e potete aggiungere o togliere fallimenti in ogni abilità dove avete fallito almeno 1 volta;
2. Per aumentare le caratteristiche dovete aspettare la fine dell’avventura e prendere i punti avanzamento: se avete forza fisica pari a 4 e volete aumentarla a 5 dovete spendere ben 5 punti.. e cosi via…
3. Per aumentare le abilità oltre il valore di 7 avete bisogno, oltre ai 10 fallimenti, anche di un adeguato periodo di apprendistato e di un maestro…
4. Per apprendere nuove abilità dovete trovare qualcuno che ve le insegni, egli deve avere almeno grado 5 in quell’abilità, poi voi dovete fare un periodo di apprendistato e poi prova su Intuito: se va bene, ok, altrimenti non imparate…somari!
5. La parata l’abbiamo interpretata bene, si fa con un test di uso-arma e si para solo con armi bianche; la schivata invece ha gli stessi effetti ma si effettua con un test di coordinazione pura e si può usare anche x evitare i proiettili lenti (frecce, coltelli, dardi, ma non proiettili..!) ma con coordinazione dimezzata…;
6. Vitalità: voi avete 8 punti, se arrivate a 0 non morite ma dovrete fare dei tiri x lo svenimento; la morte avviene quando arrivate a -8 oppure quando ricevete una ferita mortale (vi porto la tabella martedi…) ;
7. Il Fante: ha effetti diversi a seconda del seme.. può, come abbiamo visto, rovinare le armi, oppure vi fa perdere le azioni seguenti, dipende dal seme…
8. Infezioni delle ferite: chi viene morso da un Morto putrido deve fare un test su Forza Fisica o essere infetto e perde 1 p.to di vitalità al gg (se sbaglia ogni giorno test su forza fisica) e ha sempre -2 su ogni azione… pesante..! Per curarsi serve un azione di pronto soccorso o medicina andata a buon fine, oppure amputarsi adeguatamente la parte infetta.. hahahah..!
Alla prossima sessione, ciao a tutti,
Il Cartomante Lòmion
mercoledì 10 novembre 2010
Da Ravenna a Rimini: l’autobus, i Morti, la villa
Ravenna, 09 novembre 1957, ore 16 circa: dal centro cittadino un gruppo di un paio di dozzine di persone sta aspettando la partenza di un autobus diretto a Rimini.
Due sono Cacciatori di Morti: Vito Di Berra detto "Vipera" , ex paracadutista e reduce di El Alamein e Ettore Zonzini, un passato in un orchestra folk poi autista di frontiera fra Italia e Germania; due invece sono religiosi, un frate penitenziale, Bruno Pericoli, inquietante albino ma esperto medico e un sotium inquisitoris...
Dopo 15 km di percorrenza sulla malmessa strada statale Romea, il rosso autobus arrugginito ha il primo stop tecnico, risolto brevemente ma senza un pizzico di tensione per la sosta imprevista in territori molto pericolosi.
Dopo altri 10 km, più o meno all’altezza della città di Cervia, luogo pericoloso in quanto non liberato dalla piaga dei Morti, purtroppo il vecchio autobus Alfa Romeo datato 1944 patisce un secondo e più tragico stop a causa di un nuovo guasto meccanico: poco dopo la sosta infatti i passeggeri subiscono l’attacco feroce da parte di un folto numero di Morti e la maggior parte non ha scampo.
Gli unici che riescono, non senza alcune ferite e grande spavento, a fuggire dalla scena dell’orrore sono i due cacciatori di morti e i due frati; essi fuggono e sentono dietro di loro le grida agghiaccianti dei Morti e dei restanti passeggeri, ormai perduti… nel buio della sera si lasciano alle spalle il vecchio autobus coi fari accesi sulla Romea, grondante sangue e brulicante di cadaveri ambulanti…
I quattro giungono dopo una ventina di minuti di corsa forsennata ad una mura di recinzione, una cancellata arrugginita, una villa isolata…
Entrano, decidendo di usarla come riparo, cercando qualsiasi mezzo per poter andare a destinazione: Rimini infatti dista ancora circa 25 km da qui…
Nel cortile della villa trovano una rimessa con un vecchio Autocarro Fiat 626 del 1942, di colore azzurro, gomme a terra, un po ammaccato e arrugginito, senza benzina ne chiavi e con il fanale anteriore destro irrimediabilmente rotto; in un angolo del cortile, fra tentennamenti e paure, scovano quello che poi si rivelerà essere un Morto Consuetudinario, il quale, incurante di tutto, continua follemente a “curare” il giardino… ma un Morto incute sempre e comunque una comprensibile e giusta reazione di terrore negli uomini.
In un capanno degli attrezzi poi trovano sia utensili e benzina sia una serra e Padre Bruno Pericoli vede avvicinarsi il cadavere di una donna putrefatta con una minacciosa ascia in mano; la scena è raccapricciante e dopo un lungo scontro i quattro riescono ad avere la meglio.
Successivamente entrano nella villa da una finestra al p.t.; all’interno, esplorando il piano terreno, trovano disordine, abbandono, vecchi ritratti di famiglia, un fucile carcano scarico e all’interno della dispensa un Mortuus simplex (un tempo egli era il maggiordomo di casa) che li attacca ferocemente.
Lo scontro sembra ad appannaggio dei quattro ma nonostante la superiorità , la famelicità del Morto causa notevoli ferite e danni imprevedibili soprattutto a "Vipera" e Ettore… ma alla fine lo fanno a pezzi e lo lasciano fremente sul pavimento…
e chissà ora cosa li attende al piano di sopra…
martedì 2 novembre 2010
Rimini 1957
N.B. : ribadisco, x chi dovesse leggere al di fuori del gioco, che quanto segue è tutta fantasia, ai soli fini ludici, per il gioco di ruolo Sine Requie Anno XIII...
Rimini 1957
di Lòmion Aldaron
Ambientazione per Sine Requie Anno XIII
Breve Cronologia
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6 Giugno, La città è già allo stremo delle forze a causa dei continui bombardamenti subiti dagli alleati e in questa situazione tragica avviene anche il fatidico Giorno del Giudizio, i Morti si Risvegliano, le truppe tedesche presenti sul territorio riminese cercano di arginare come possono i Morti ma devono impegnarsi per arginare anche l’avanzata dell’esercito alleato; i superstiti cittadini di Rimini si rifugiano entro il perimetro delle mura del centro storico che, in ogni caso, non risulta essere del tutto sicuro.
8 Luglio, La Germania si arroga la vittoria del secondo conflitto mondiale sugli alleati e sull’Italia; l’esercito nazista riesce a mantenere, con sempre maggiore fatica, il controllo della città di Rimini a causa di azioni di guerriglia partigiane e al crescente numero dei Morti in circolazione.
13 Settembre, Cadono i contatti con le città limitrofe, lasciando Rimini nel più totale isolamento.
Novembre, Dilaga l’orrore dei Morti fra gli invasori tedeschi, la fame porta la popolazione di Rimini allo sfinimento, moltissimi cittadini debilitati dagli stenti vengono preventivamente arsi vivi dai soldati nazisti in Piazza Giulio Cesare, terrorizzati da un loro possibile Risveglio.
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Gennaio, Rimini viene assalita con sempre maggior frequenza e ferocia dai Morti, provenienti sia dalle zone dell’entroterra sia dal litorale; i tedeschi non riescono più a far fronte alla minaccia e fra la sempre più esigua popolazione il malcontento è ai massimi livelli, chi può tenta improbabili esodi verso città ritenute più sicure, andando così ad accrescere il numero dei Morti…
21 Febbario, Sul lago Trasimeno gli Alleati sconfiggono pesantemente i tedeschi; Le truppe del Reich iniziano a ritirarsi dal territorio italiano.
27 Marzo, I partigiani riminesi si coalizzano e riescono a liberare la città anche e soprattutto per il logoramento delle truppe del Reich, ormai in rotta.
26 Aprile, I partigiani fondano una forma di autogoverno provvisorio di stampo filo-comunista, il Comando di Liberazione Romagnolo e si installano all’interno del Palazzo del Podestà e dell’Arengo.
28 Aprile, In un piccolo paese della provincia di Como, Benito Mussolini, fuggiasco, viene intercettato dalle forze partigiane, catturato e arso vivo insieme alla sua amante Claretta Petacci.
29 Aprile, Completo ritiro delle truppe tedesche dal suolo italiano. Questo sarà ricordato come il Giorno della Libertà.
Dicembre, A Rimini cade il Comando di Liberazione Romagnolo, per le continue dispute interne. La città è allo sbando, ormai senza più difese stabili, tra i numerosi gruppi di briganti e le orde di Mori che ormai circolano quasi liberamente anche per le vie del centro cittadino.
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Aprile, I partigiani si riorganizzano e riescono a riprendere il controllo di Rimini, spalleggiati però da una ristretta cerchia di famiglie influenti le quali, di fatto, governano la città.
Ottobre, Vengono lentamente ristabilite una minima parte delle difese cittadine e una parvenza di ordine pubblico anche se circolare per le vie della città risulta ancora piuttosto pericoloso.
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11 Gennaio, Muore Re Vittorio Emanuele III, ma per Rimini è praticamente un evento ininfluente, essendo una città di provincia, lontana molto più della sua mera distanza geografica dalla capitale e dalla sua politica.
13 Gennaio, Papa Pio XIII si autoproclama capo politico e spirituale d’Italia che, da ora in poi, si chiamerà Sanctum Imperium, il Santo Impero.
16 Marzo, Da Rimini è in partenza la cosiddetta “Comitatu Fidelium”, la Carovana dei Fedeli, un convoglio di circa 40 famiglie che lasciano la città per cercare asilo a Roma. Solo un quarto di loro arriverà sana e salva a destinazione.
27 Maggio, Il Giorno della Redenzione: in tutto l’Imperium vengono messe fuori legge e sequestrate le armi, i veicoli a motore e le invenzioni più moderne per consegnarle al Papato. In ogni caso la maggior parte degli italiani nasconderà nelle proprie abitazioni svariati oggetti “proibiti”…
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A causa delle nuove e sempre più frequenti invasioni dei Morti il caos regna nella città di Rimini: cadaveri barcollanti e putrefatti imperversano in ogni strada e ogni edificio abbandonato fuori e dentro le mura cittadine. Si stima che in questi anni la popolazione abbia raggiunto il suo più recente minimo storico di circa 3.500 abitanti (solo nel giugno del 1944 erano circa 53.000). I pochi superstiti rimangono arroccati nei meglio difendibili edifici storici del centro come Castel Sismondo, il Tempio Malatestiano, il Palazzo del Podestà, dell’Arengo e all’Aquila d’Oro ed escono di rado solo per sciacallare i resti della città in rovina in cerca di preziose provviste.
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Marzo, In città la situazione è sempre drammatica ma iniziano a circolare delle voci su un imminente azione dell’Iperium atta a liberare Rimini dai Morti; i Templari infatti si sono resi celebri per svariate azioni similari nelle più grandi città nei mesi precedenti ed ora si stanno adoperando anche sulla provincia. Nonostante le immani difficoltà un briciolo di speranza torna alla popolazione riminese.
3 Maggio, All’alba la spedizione per la liberazione di Rimini entra finalmente in città; si susseguono numerosi combattimenti su tutto il territorio cittadino e le forze partigiane riminesi (ma anche molta gente comune) si uniscono ai Cavalieri Templari nella battaglia per la libertà.
5 Maggio, Nonostante alcuni focolai di Morti rimangano in circolazione, la città viene dichiarata ufficialmente libera dalla piaga. I Templari si installano a Castel Sismondo e assumono momentaneamente il controllo di Rimini.
Giugno, La popolazione, galvanizzata dalla nuova ondata di fede e di speranza successiva alla liberazione, inizia a manifestare la volontà di allinearsi con le principali città dell’Imperium, caldeggiando che il capo politico sia presto scelto in maniera definitiva e sia un religioso.
2 Luglio, Il potere politico del riminese viene concesso, a furor di popolo, all’attuale Vescovo della città, Mons. Cristiano Valentini, ritenuto dai più un sant’uomo.
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Sotto la guida di Mons. Valentini la città di Rimini inizia a ritrovare prosperità; inizia una complessa opera di ricostruzione e di messa in sicurezza di varie zone della città. Gli edifici pubblici vengono occupati dalle varie istituzioni, parte delle campagne vengono rimesse a coltura. Ma la situazione accusa ancora alcune criticità: in particolare l’abitato del Borgo S. Giuliano e tutta la fascia costiera sono ancora luoghi abbastanza pericolosi, con Morti in circolazione, banditi e il sospetto di alcuni focolai eretici.
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Settembre, Il Vescovo Valentini è abbastanza soddisfatto della sua opera di bonifica del riminese ma non potendo contare più di tanto sugli aiuti provenienti da Roma decide di contattare un manipolo di abili professionisti per raggiungere con più facilità e celerità i suoi santi scopi a beneficio di tutta la cittadinanza…
venerdì 29 ottobre 2010
La provincia ecclesiastica dell'Emilia Romagna
La situazione politica attuale della regione si può definire medio-stabile. Si rileva la presenza di piccole zone isolate del territorio con scarso controllo da parte del potere centrale. Episodi sporadici di banditismo e di eresia, prontamente eliminati dall'Inquisizione. Le diocesi sono in tutto 7, l'Arcidiocesi di Bologna e poi le diocesi di Forlì, Ferrara, Piacenza, Parma, Ravenna e Rimini. Il Cardinale dell'Arcidiocesi bolognese è Samuele Vecchi-Nardoni.
venerdì 22 ottobre 2010
Un po' di Equipaggiamento
Prezzo in MARCHI (nel Reich) e SCUDI (nel Sanctum Imperium)
ABBIGLIAMENTO
Abito da donna 200 40
Abito da uomo 200 40
Anfibi militari 50 10
Anfibi militari da assalto 70 12
Berretto di lana 10 2
Berretto di pelliccia 150 30
Calze di cotone 10 2
Calze di lana 5 1
Camicia comune 10 2
Camicia elegante 30 6
Camicia militare 25 5
Cappello da donna 14 3
Cappello da uomo 14 3
Cappotto comune 250 50
Foulard 3 1
Giacca comune 80 18
Giacca elegante 150 30
Gilet tattico 70 12
Guanti di lana 10 2
Guanti di pelle 30 6
Impermeabile militare 30 6
Maglia di cotone 15 3
Maglia di lana 10 2
Maglione di lana 40 9
Mimetica militare completa 60 11
Pantaloni comuni 10 2
Pantaloni da lavoro 15 3
Pantaloni eleganti 50 10
Pantaloni militari 20 4
Pastrano elegante 400 90
Poncho 15 3
Scarpe comuni 40 9
Scarpe da ginnastica 25 5
Scarpe eleganti 150 30
Scarponi da lavoro 100 20
Sciarpa 15 3
Stivali 50 10
Tuta da ginnastica 20 4
Tuta da lavoro 25 5
MEZZI DI TRASPORTO E COMUNICAZIONI
Aereo biposto 100.000 70.000
Automobile di lusso 20.000 12.000
Automobile media 15.000 8000
Bicicletta 200 350
Biglietto per carrozza 2 0.5
Biglietto treno di prima classe 4.5 15
Biglietto treno di seconda classe 5.5 15
Biglietto treno di terza classe 6.5 15
Camion militare blindato 30.000 7000
Carretto 2000 400
Carro 3000 600
Carro coperto 3500 700
Cavallo da carrozza 2000 150
Cavallo da guerra/parata 17.000 1000
Cavallo da sella 10.000 1000
Cavallo da soma 1500 100
Fuoristrada 20.000 6000
Furgone 20.000 6000
Messaggio radio 1 1
Moto di grossa cilindrata 5000 3500
Moto di piccola cilindrata 1500 1500
Sidecar 1000 400
Spedizione lettera 1/2 0.5
Spedizione pacco 2 1
Telegramma 1/2 0.5
VITTO E ALLOGGIO
1 Kg di pane 1 0.5
1 Lt di acqua minerale 1 0.5
1 Lt di latte 2 0.5
1 Lt di vino 3 2
1 Pinta di birra 2 1
Bicchierino di superalcolico 4 4
Bottiglia di vino pregiato 50 15
Dolce o fetta di torta 2 0.5
Medio pasto 10 1
Notte in dormitorio comune 5 1
Ottimo pasto 30 5
Razioni secche da viaggio per una settimana 20 5
Rimessa 10 2
Scatola di the’ 7 3
Sovrapprezzo per stanza doppia 15 3
Stallaggio 10 2
Stanza singola in albergo 40 8
Stanza singola in locanda 30 2
ARMI
Accetta 230 2
Arco complesso 400 20
Arco semplice 350 10
Ascia 280 3
Ascia bipenne 300 20
Baionetta 50 5
Balestra da caccia 380 23
Balestra da guerra 450 68
Bastone animato 50 97
Bazooka 1700 1000
Bomba a mano 25 50
Cerbottana 30 6
Coltello a serramanico 8 1
Dinamite 10 3
Fionda 15 3
Fioretto 300 20
Fucile 750 150
Giavellotto 200 5
Lanciafiamme 350 100
Machete 52 3
Manganello 10 1
Mazza chiodata 210 12
Mitra 1000 270
Molotov 10 2
Pistola automatica 320 100
Pistola di piccolo calibro 200 70
Pistola revolver 290 80
Pugnale da lancio 10 3
Pugnale militare 60 30
Pugno di ferro 10 1
Sciabola 300 20
Scure 300 20
Sfollagente 15 3
Shotgun 520 50
Spada 250 22
Spadone a due mani 320 45
MUNIZIONI
10 cartucce per shotgun 8 40
10 proiettili per fucile 10 40
10 proiettili per pistola 10 40
10 quadrelle 11 5
10 sfere di acciaio per fionda 6 2
20 dardi per cerbottana 15 8
20 frecce 11 5
Dardo avvelenato per cerbottana 2 1
Frecce incendiarie 1 1
Pezzo per artiglieria pesante 30 120 circa
Pezzo per mortaio 15 70
Proiettile esplosivo per fucile 5 7
Proiettile esplosivo per pistola 5 7
Proiettile speciale per shotgun 1/2 5
Ricarica per lanciafiamme 15 10
VARIE
40 fiammiferi 1/2 0.5
40 fiammiferi cerati 2 1
5 candele 1 0.5
Acciarino 1 1
Acido per metalli in fiala di vetro 2 10
Alcool 1Lt 15 5
Alpenstock 2 1
Barometro 40 70
Bastone da passeggio 10 3
Batteria per torcia elettrica 8 14
Batteria per automobile 150 70
Batteria per radiotrasmittente 50 70
Baule da viaggio 50 10
Benzina 1 Lt 100 100
Biglietto per il cinematografo 25 30
Binocolo 130 30
Boccetta di inchiostro 2 1
Borraccia 1,5 Lt 2 1
Borsa a tracolla in pelle 25 10
Borsa a rete 2 4
Borsa a soffietto 30 5
Borsa a tracolla in stoffa 10 2
Borsa da cinta 20 2
Borsa da viaggio 15 3
Borsa medica
(1 collare rigido, 5 mascherine, 2 guanti di tela, 1 kit per il parto, 1 stetoscopio, 1
sfigmanometro, 1 set di sutura, 1 set da siringa, 2 bisturi, 1 seghetto da ossa, 2 lacci emostatici,
1 forbice, 1 cannula, 10 bende, 10 garze, 1 rotolo di leucoplasto, ½ Lt di H2O2, 5 fiale di
morfina, ½ Lt di soluzione fisiologica, sapone,5 fiale di pennicillina, 1 pinzetta, 5 fiale di
eparina, 2 bustine di nitrato di argento, 2 vasetti per campioni biologici, ½ Lt di formalina, 1
clamper, 3 provette di vetro, ½ Lt di alcool, 5 fiale di antivelenifico, 1 termometro)
70 20
Brandina 45 15
Bussola giroscopica 40 20
Bussola tascabile 60 40
Campanella 3 1
Carburatore 130 40
Carte da gioco 4 15
Carte da gioco truccate 7 20
Cartina topografica ( molto rara ) 80 circa 50 circa
Cartucciera 20 7
Cassaforte 50 30
Catena 6 Mt 5 2
Catena piccola 15 Mt 6 3
Cavetto di acciaio 5 Mt 3 1
Cerchione 300 150
Chiodi da carpentiere 50 5 1
Chiodi da roccia 1 1
Cinturone 21 2
Coccoina 1 20
Colla di pesce 2 4
Collier di diamanti 700 3000
Coltello multiuso svizzero 50 50
Coltello multiuso tedesco 20 30
Contatore geiger 430 1700 circa
Coperta cerata 30 2
Coperta pesante 20 1
Corda da bucato 10 Mt 2 1
Corda di canapa 20 Mt 3 1
Corda di seta 20 Mt 10 10
Cote 1 0.5
Cucina da campo 80 16
Dadi da gioco 1 5
Dadi da gioco truccati 2 7
Dizionario 70 30
Eliografo 2 10
Estintore 15 20
Faretra 30 5
Faro di ricambio 200 50
Fedina in oro 130 100
Fischietto 6 2
Fodero per spada 15 3
Fogli da lettera 1/2 0.5
Fondina ascellare 30 5
Fondina da cintura 35 8
Fornello da campo 30 15
Forziere 30 6
Fumogeni 10 15
Gavetta 6 3
Giubbotto di salvataggio 15 3
Gomma per cancellare 0.5 0.5
Grammofono 3000MARCHI - 2100 SCUDI
Grasso per calzature 0.5 0.5
Grimaldelli da scasso 50 30
Grimaldelli da scasso militari 150 200
Kit da cucito
(3 spille da balia, 3 bottoni, 2 aghi, 1 rocchetto di filo, 3 pezze) 5 2
Kit da pesca
(50 Mt di lenza, 4 ami, rocchetto di sughero ) 6 1.5
Kit di primo soccorso
(5 garze, 5 bende, ¼ di Lt di H2O2, 1 leucoplasto, 3 fiale autoiniettanti di morfina, 2 bustine di
nitrato di argento, 3 compresse di pennicillina, 1 forbice, 1 lametta)
30 5
Kit di topografia
(flessometro, righello, bussola, matita, gomma, quaderno, compasso, livella, micrometro,
bastone misuratore di altezza, blocco di carta millimetrata, squadra )
120 80
Kit immersione 1000 600
Kit posate
(cucchiaio, forchetta, coltello ) 2 1
Kit toilette
(1 saponetta, 1 pettine, 1 spazzolino, 1 dentifricio, 1 asciugamano piccolo, 1 rasoio ) 24 6
Kit travestimento 60 20
Lanterna ad olio 30 5
Lastre per macchina fotografica 5 1
Libro 10 5
Lucchetto 5 3
Macchina da scrivere 300 100
Macchina fotografica a soffietto 180 60
Macchina fotografica tascabile 250 120
Manette 30 10
Marmitta 80 60
Matita 0.5 0.5
Microscopio 120 355
Mirino di precisione 270 1000 circa
Mollette 10 1 0.5
Occhiali con lenti affumicate 25 10
Occhialoni da aviatore 30 12
Occhialoni antipolvere 28 12
Olio per motori 1 Lt 4 2
Ombrello 11 3
Orecchini in argento 10 8
Orologio da polso 250 80
Orologio da taschino 200 50
Otre 5 Lt 5 2
Pacco di tabacco 7 1
Pennino 0.5 0.5
Pentola 4 1
Piccozza 15 3
Piede di porco 20 5
Pietra focaia 0.5 0.5
Pipa 40 5
Pneumatico 100 50
Quaderno 2.5 1
Quotidiano 0.5 0.5
Racchette da neve 50 10
Radiatore 100 70
Radio 2500 1500
Radiotrasmittente 2700 1700
Rampino 50 12
Ramponi 70 15
Rasoio 10 3
Ricambio per fornello 2 5
Rullino a 15 pose 15 15
Sacco a pelo 40 9
Saccoletto 30 8
Saldatore a benzina 200 100
Salvagente anulare 10 5
Saponetta 0.5 0.5
Scala di corda 30 7
Scala pioli 22 4
Sega a filo 5 2
Sega da boscaiolo 18 3
Sella e finimenti 100 8
Sgabello pieghevole 5 2
Sigarette 20 5 2
Spago 100 Mt 1 0.5
Specchio 1 5
Specchio di metallo 0.5 3
Spugna 1.5 2
Stilografica 5 5
Tagliola 30 6
Tanica a tenuta stagna 5 Lt 2 2
Telefono da scrivania 300 300
Telefono militare 120 25
Telegrafo 500 700
Tenda per 1 100 6
Tenda per 2 120 8
Tenda per 3 130 10
Torcia a palo 1 0.5
Torcia elettrica 9 10
Torcia elettrica militare 11 13
Trapano a mano 15 3
Trousse per signora 24 48
Tubo di canapa 5 Mt 10 2
Utensili da falegname 120 18
Utensili da meccanico 150 21
Zaino civile 15 3
Zaino militare 20 8