Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

martedì 2 novembre 2010

Rimini 1957

Eccovi una breve cronologia dell'ambientazione locale dalla quale, più o meno, dovremmo partire: Rimini.

N.B. : ribadisco, x chi dovesse leggere al di fuori del gioco, che quanto segue è tutta fantasia, ai soli fini ludici, per il gioco di ruolo Sine Requie Anno XIII...

Rimini 1957
di Lòmion Aldaron
Ambientazione per Sine Requie Anno XIII

Breve Cronologia

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6 Giugno, La città è già allo stremo delle forze a causa dei continui bombardamenti subiti dagli alleati e in questa situazione tragica avviene anche il fatidico Giorno del Giudizio, i Morti si Risvegliano, le truppe tedesche presenti sul territorio riminese cercano di arginare come possono i Morti ma devono impegnarsi per arginare anche l’avanzata dell’esercito alleato; i superstiti cittadini di Rimini si rifugiano entro il perimetro delle mura del centro storico che, in ogni caso, non risulta essere del tutto sicuro.

8 Luglio, La Germania si arroga la vittoria del secondo conflitto mondiale sugli alleati e sull’Italia; l’esercito nazista riesce a mantenere, con sempre maggiore fatica, il controllo della città di Rimini a causa di azioni di guerriglia partigiane e al crescente numero dei Morti in circolazione.

13 Settembre, Cadono i contatti con le città limitrofe, lasciando Rimini nel più totale isolamento.

Novembre, Dilaga l’orrore dei Morti fra gli invasori tedeschi, la fame porta la popolazione di Rimini allo sfinimento, moltissimi cittadini debilitati dagli stenti vengono preventivamente arsi vivi dai soldati nazisti in Piazza Giulio Cesare, terrorizzati da un loro possibile Risveglio.

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Gennaio, Rimini viene assalita con sempre maggior frequenza e ferocia dai Morti, provenienti sia dalle zone dell’entroterra sia dal litorale; i tedeschi non riescono più a far fronte alla minaccia e fra la sempre più esigua popolazione il malcontento è ai massimi livelli, chi può tenta improbabili esodi verso città ritenute più sicure, andando così ad accrescere il numero dei Morti…

21 Febbario, Sul lago Trasimeno gli Alleati sconfiggono pesantemente i tedeschi; Le truppe del Reich iniziano a ritirarsi dal territorio italiano.

27 Marzo, I partigiani riminesi si coalizzano e riescono a liberare la città anche e soprattutto per il logoramento delle truppe del Reich, ormai in rotta.

26 Aprile, I partigiani fondano una forma di autogoverno provvisorio di stampo filo-comunista, il Comando di Liberazione Romagnolo e si installano all’interno del Palazzo del Podestà e dell’Arengo.

28 Aprile, In un piccolo paese della provincia di Como, Benito Mussolini, fuggiasco, viene intercettato dalle forze partigiane, catturato e arso vivo insieme alla sua amante Claretta Petacci.

29 Aprile, Completo ritiro delle truppe tedesche dal suolo italiano. Questo sarà ricordato come il Giorno della Libertà.

Dicembre, A Rimini cade il Comando di Liberazione Romagnolo, per le continue dispute interne. La città è allo sbando, ormai senza più difese stabili, tra i numerosi gruppi di briganti e le orde di Mori che ormai circolano quasi liberamente anche per le vie del centro cittadino.

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Aprile, I partigiani si riorganizzano e riescono a riprendere il controllo di Rimini, spalleggiati però da una ristretta cerchia di famiglie influenti le quali, di fatto, governano la città.

Ottobre, Vengono lentamente ristabilite una minima parte delle difese cittadine e una parvenza di ordine pubblico anche se circolare per le vie della città risulta ancora piuttosto pericoloso.

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11 Gennaio, Muore Re Vittorio Emanuele III, ma per Rimini è praticamente un evento ininfluente, essendo una città di provincia, lontana molto più della sua mera distanza geografica dalla capitale e dalla sua politica.

13 Gennaio, Papa Pio XIII si autoproclama capo politico e spirituale d’Italia che, da ora in poi, si chiamerà Sanctum Imperium, il Santo Impero.

16 Marzo, Da Rimini è in partenza la cosiddetta “Comitatu Fidelium”, la Carovana dei Fedeli, un convoglio di circa 40 famiglie che lasciano la città per cercare asilo a Roma. Solo un quarto di loro arriverà sana e salva a destinazione.

27 Maggio, Il Giorno della Redenzione: in tutto l’Imperium vengono messe fuori legge e sequestrate le armi, i veicoli a motore e le invenzioni più moderne per consegnarle al Papato. In ogni caso la maggior parte degli italiani nasconderà nelle proprie abitazioni svariati oggetti “proibiti”…

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A causa delle nuove e sempre più frequenti invasioni dei Morti il caos regna nella città di Rimini: cadaveri barcollanti e putrefatti imperversano in ogni strada e ogni edificio abbandonato fuori e dentro le mura cittadine. Si stima che in questi anni la popolazione abbia raggiunto il suo più recente minimo storico di circa 3.500 abitanti (solo nel giugno del 1944 erano circa 53.000). I pochi superstiti rimangono arroccati nei meglio difendibili edifici storici del centro come Castel Sismondo, il Tempio Malatestiano, il Palazzo del Podestà, dell’Arengo e all’Aquila d’Oro ed escono di rado solo per sciacallare i resti della città in rovina in cerca di preziose provviste.

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Marzo, In città la situazione è sempre drammatica ma iniziano a circolare delle voci su un imminente azione dell’Iperium atta a liberare Rimini dai Morti; i Templari infatti si sono resi celebri per svariate azioni similari nelle più grandi città nei mesi precedenti ed ora si stanno adoperando anche sulla provincia. Nonostante le immani difficoltà un briciolo di speranza torna alla popolazione riminese.

3 Maggio, All’alba la spedizione per la liberazione di Rimini entra finalmente in città; si susseguono numerosi combattimenti su tutto il territorio cittadino e le forze partigiane riminesi (ma anche molta gente comune) si uniscono ai Cavalieri Templari nella battaglia per la libertà.

5 Maggio, Nonostante alcuni focolai di Morti rimangano in circolazione, la città viene dichiarata ufficialmente libera dalla piaga. I Templari si installano a Castel Sismondo e assumono momentaneamente il controllo di Rimini.

Giugno, La popolazione, galvanizzata dalla nuova ondata di fede e di speranza successiva alla liberazione, inizia a manifestare la volontà di allinearsi con le principali città dell’Imperium, caldeggiando che il capo politico sia presto scelto in maniera definitiva e sia un religioso.



2 Luglio, Il potere politico del riminese viene concesso, a furor di popolo, all’attuale Vescovo della città, Mons. Cristiano Valentini, ritenuto dai più un sant’uomo.

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Sotto la guida di Mons. Valentini la città di Rimini inizia a ritrovare prosperità; inizia una complessa opera di ricostruzione e di messa in sicurezza di varie zone della città. Gli edifici pubblici vengono occupati dalle varie istituzioni, parte delle campagne vengono rimesse a coltura. Ma la situazione accusa ancora alcune criticità: in particolare l’abitato del Borgo S. Giuliano e tutta la fascia costiera sono ancora luoghi abbastanza pericolosi, con Morti in circolazione, banditi e il sospetto di alcuni focolai eretici.

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Settembre, Il Vescovo Valentini è abbastanza soddisfatto della sua opera di bonifica del riminese ma non potendo contare più di tanto sugli aiuti provenienti da Roma decide di contattare un manipolo di abili professionisti per raggiungere con più facilità e celerità i suoi santi scopi a beneficio di tutta la cittadinanza…

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