Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 24 novembre 2010

"Per un triste Re Cattolico ho inventato un regno e lui lo ha macellato su di una croce di legno" (F. De Andrè - Rimini)

Rimini centro, piazza Giulio Cesare semi distrutta

Superate le infauste peripezie della mortifera villa cervese, i nostri, guidati dall’esperto Di Berra al volante del malconcio Autocarro Fiat 626, giungono, ormai a notte fonda, nei pressi del territorio riminese.
Seguendo una plausibile deviazione che li fa allontanare dal B.go S.Giuliano, zona ancora troppo insicura causa Morti, i nostri arrivano nei pressi della Stazione del Dazio in zona B.go S. Giovanni, non prima di aver intravisto una camionetta della Sancta Militia, di colore grigio-verde con croce bianca sulle fiancate, occupata da sei Crociati, aggirarsi in perlustrazione nel forense riminese, subito fuori dal sicuro centro cittadino, i quali, con sicurezza, hanno fatto a pezzi un paio di traballanti Morti, solo ordinaria amministrazione…
Alla Stazione del Dazio hanno inizialmente un equivoco dialogo con gli Excubitores della guardiola, che poco dopo si sincerano della bontà delle loro affermazioni…nulla di problematico, almeno per il momento… Subito dopo aver giustamente regolato la questione del pagamento del dazio dovuto, la compagnia si divide secondo gli interessi; mentre i feriti ricevono le sapienti medicazioni di Padre Pericoli, Vipera pensa sia opportuno fare una capatina all’Emporio… Qui conosce l’esperto gestore del medesimo, il Sig. Sante Baldelli, forse non proprio uno stinco di santo, quasi al limite del contrabbando, ma tutto sommato una buon anima, con il quale si accorda per diversi “affari”, lontano da occhi indiscreti…
Al Bar Trattoria i nostri scambiano qualche battuta col locandiere, Pino Manduchi, il quale oltre a servire una buona cena, rivela che forse un suo amico, l’ex fattore Alessio Belisardi, potrebbe avere bisogno di aiuto per riconquistare la sua fattoria poco fuori città, abbandonata 6 mesi or sono, causa attacco di famelici e numerosi Morti… inoltre pare che da qualche mese in città siano avvenuti un paio di orribili delitti collegati a rapimento di bambini…
Nel frattempo i due religiosi del gruppo, Padre Pericoli e Padre Bastiano decidono di andare un momento a pregare nella Cappella, facendo la conoscenza di due sacerdoti, Don Riccardo e Don Berto, che di fatto coordinano tutte le attività della Stazione, chiudendo, a volte, più di un occhio nei confronti dei traffici del Baldelli…
Passano la notte accucciati come sfollati sulle panche della Trattoria, ma non sono i soli, di questi tempi…
Il mattino dopo attraversano l’Arco d’Augusto ed entrano finalmente in città, non dopo aver dato un’occhiata alle due lapidi commemorative poste nei pressi dell’Arco, vicino al carro armato alleato, lasciato in loco come monito, una lapide a firma del Comitato di Liberazione Romagnolo, ormai in rovina e l’altra, in marmo, a firma di Sua Eccellenza Cristiano Valentini, Vescovo di Rimini…
Dopo aver superato i controlli di rito dei Crociati della Sancta Militia di guardia all’ingresso cittadino ed aver rimediato una mappa di Rimini , i nostri decidono di lasciare il loro malridotto autocarro al vicino meccanico e fabbro, Sig. Stargiotti Benito, per una revisione.
Poi si recano, come da accordi, alla sede del vescovado, presso il Tempio Malatestiano, attraversando il cuore ferito di una città ancora non del tutto ripresasi dalla tragedia dei bombardamenti e dell’orrore dei Morti.
Qui, dopo breve anticamera, vengono ricevuti dal Vescovo in persona, Mons. Valentini, la massima autorità cittadina; egli è un uomo di bianco vestito, sulla sessantina, basso e tarchiato, i capelli tagliati cortissimi, il quale dopo un breve scambio di convenevoli, un accenno al possibile rapporto di collaborazione ed alla situazione generale in cui versa la sua Diocesi, raccomanda caldamente ai nostri, vedendo la gravità delle loro ferite, un ricovero presso la Misericordia cittadina, sita in Via Ducale, per poter riprendere al più presto le forze e iniziare in concreto l’attività collaborativa.
I nostri accettano di buon grado, riconoscendo la durezza degli scontri affrontati nella maledetta villa in quel di Cervia...
Alla Misericordia passano 8 lunghi giorni in degenza, recuperano dalle lesioni subite ed il Cacciatore Ettore Zonzini riesce, nonostante ascoltare gli altri non sia tra le sue principali prerogative, a carpire da due frati di servizio che in quei giorni qualcosa di orribile è accaduto, forse l’ennesimo delitto…
Usciti e ristabiliti, regolano gli affari precedentemente iniziati con Sante Baldelli e con il meccanico Stargiotti mentre Padre Pericoli decide di fare visita al Belisardi, lo sfortunato fattore che ora vive, esule, all’Albergo Aquila d’Oro, nel centro cittadino e prende accordi col medesimo per un eventuale azione atta a liberare il suo podere e farlo così tornare, dopo più di sei mesi, a casa.
Ricompattato il gruppo i quattro si avviano per la seconda volta verso la sede del vescovado dove, nella sala d’attesa, scorgono l’imponente ed inequivocabile presenza di un Cavaliere Templare, forse un quinto elemento chiamato a raccolta dal lungimirante Mons. Valentini, il quale aveva spedito, alla fine del mese di Ottobre 1957, 10 lettere… ma per ora solo 5 uomini pare si siano presentati alla sua Diocesi…


Ps: Nota tecnica, dimenticavo una cosa importante, dovete togliere la benzina che il vostro Fiat 626 ha consumato nei 25 km percorsi da Cervia a Rimini… guardate sulla relativa scheda del veicolo il suo consumo e fate il conto…

Pps: Oggi mi sono confrontato via mail con Matteo sulla sessione prettamente discorsiva che abbiamo giocato ieri sera… premettendo che i suoi suggerimenti sono oltremodo ben accetti e che come gli ho spiegato, giocare come consigliava lui ci porterebbe ai massimi livelli di gestione interpretativa dei PNG (ma non garantisco di riuscirci…) spero che voi tutti vi siate potuti divertire ieri, anche senza giocare attivamente degli scontri; forse il gioco, in alcuni momenti di dialogo e soprattutto di scambi commerciali, è stato un poco appesantito e rallentato dal dover fare conteggi e valutazioni di compravendita; io, avrete notato, almeno la metà dei dialoghi li gestisco interpretandoli sul momento, pur avendo una traccia che mi scrivo prima, quindi non sono sicuro che vi possa risultare piacevole la sessione, ma me lo auguro..! In ogni caso le prossime sessioni saranno molto più agili e bilanciate, fra azione e dialoghi, non temete! Ieri ho dovuto farvi fare una sessione totalmente discorsiva per introdurvi nel contesto riminese; inoltre sappiate che io, come spiegavo a Matteo, punto molto sul potervi dare IN MANO veri documenti realistici come cartine dell’epoca ma anche le foto storiche, i veicoli, le armi, le insegne commerciali, le piantine degli edifici, ecc. e questo mi porta via la metà del tempo che dedico alla redazione delle avventure di Sine, oltre che i tre quarti della mia ormai compromessa sanità psico-fisica…! In ogni caso concludo il mio sproloquio dicendo che ogni vostra osservazione è sempre assolutamente ben accetta, ad esempio avete visto che bello è stato giocare con le luci spente, con le candele, quella temibile musica di sottofondo.. l’importante è divertirsi tutti quanti, io mi sto divertendo un sacco, vedrete che miglioreremo tutti insieme io e voi, ognuno nel suo ruolo..! Alla prossima, sciocchi..! Oh Oh HAHAH…

1 commento:

  1. Grande Rambo.... Io mi son divertito assai e, anche se gliela farò pagare a quel maledetto Sante truffaldino, le sedute di dialogo ogni tanto ci stanno e fan parte dell'interpretazione: altrimenti sarebbe un solo girare di tarocchi. Per il resto, avanti così e complimenti al master.
    Omar

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