Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

giovedì 26 gennaio 2012

Applausi per Fausto


Questa funesta nottata a Castel Wagrain sembra davvero non finire mai: dopo che tutti sono tornati a “dormire” (se così si può dire, vista la situazione..), verso le 4 di notte, si ode nuovamente musica ovunque.
Tutti si svegliano e pensano al peggio, associando le note dell’organo ad una nuova morte annunciata; mentre Bastiano e gli uomini della Gestapo corrono verso la stanza del grammofono, Michele si accorge che Fausto non è in camera (e Benigno, seppur di guardia nel corridoio, all’adiacente stanza del Vescovo, non l’ha assolutamente visto uscire…) Ettore è il primo a giungere alla stanza dell’organo.
Qui è allestito uno spettacolo inquietante: Fausto, come in trance, fuori di se, sta suonando l’organo (pur non essendovi capace, in teoria…), producendo una melodia insolita, complessa e dalle sonorità oscure… intorno a lui stanno applaudendo una dozzina di mani mozzate, compiaciute evidentemente della musica da lui proposta… Applausi, applausi per Fausto…
Ettore è sbigottito e dopo aver constatato che il compagno non reagisce a richiami vocali, decide di sparare un colpo di doppietta ad un gruppetto di mani, disintegrandole all’istante; in quel mentre giungono sul posto anche Fratello Michele e Benigno, i quali scuotono Fausto e lo trascinano a forza lontano dall’organo, interrompendo così il “suo concerto”…
Al che, le mani rimaste denotano una certa disapprovazione e tentano di stringere le caviglie dei presenti, adirate, i quali, in tutta risposta, invece le fanno a pezzi.
Smembrata l’ultima mano Fausto, repentinamente, torna in se, riprendendo conoscenza… anche se ricorda solo in maniera confusa quanto successogli: in ogni caso il Gesuita può supporre che la Mano del conte Walbert, entità malvagia senziente, si stesse adoperando, possedendolo, per fargli suonare una sorta di rituale musicale, forse lo stesso che suonò il defunto conte un anno fa… anzi, già da almeno 24 ore, Fausto sentiva nella sua mente la Mano che lo chiamava.. inoltre egli suppone che questa entità abbia poteri e possibilità molto simili, per pericolosità, a quelli che potrebbe mettere in atto un Mortuus Diabolicus…
L’unica nota positiva è che forse, grazie all’intervento dei templari e di Ettore, il rituale è stato interrotto.. e infatti questa volta, fra l’altro, non si è rilevato nessun omicidio fra i presenti.
Successivamente, all’albeggiare, nessuno ha più voglia di dormire (anche perche Fausto pensa che la diabolica Mano, causa interruzione del rito, sia ormai di molto adirata con tutti…); i nostri, insieme alla cooperazione Gestapo, si adoperano per perquisire nuovamente alcune stanze del castello, compresa la stanza degli oggetti dell’asta e la camera della contessa Rose Engl, senza però rinvenire niente di interessante.
In ogni caso Fausto nota che nella stanza dell’organo, coperta da una mano di vernice bianca delle pareti, vi è una piccola grata metallica basculante: dopo ulteriori ispezioni e ipotesi se ne deduce che il castello, a insaputa anche degli attuali proprietari, è dotato di una vecchia rete di comunicazione vocale, costituita da piccole tubazioni che sfociano quasi in ogni stanza… ed è per questo che ogni volta che partiva una musica sembrava che la stessa si propagasse ovunque nell’edificio.
Il gesuita, accostando l’orecchio alle tubazioni riesce a sentire, in lontananza, rumori come di piccoli passi.. forse un topo.. o molto probabilmente la Mano… e quindi si spiegano ora tutte le sue possibili apparizioni improvvise nelle stanze delle vittime.
I nostri quindi continuano a rifiutare il sonno e ad ipotizzare soluzioni e o complesse spiegazioni per giustificare l’operato della diabolica entità di Castel Wagrain…
Nel dubbio murano alcune delle grate dei condotti, distruggono l’organo, rendono inutilizzabile il grammofono e dispongono che tutti i presenti dormano riuniti in un’unica stanza, sorvegliati dalla Gestapo; di prima mattina, mentre Bastiano rimane al castello a vegliare sul sempre più intimorito Vescovo Bartoli, Michele, Benigno, Fausto ed Ettore decidono di uscire e di andare nuovamente a perlustrare la cripta degli Engl ed in particolare la tomba di Trina, la moglie del conte, la cui morte pare aver scatenato tutti gli studi occulti di Walbert che infine hanno generato, in qualche modo blasfemo imprecisato, la diabolica Mano.
La cripta è come il gruppo l’aveva lasciata, nulla di più e nulla di meno… ma mentre tutti perlustrano, Ettore scruta l’orizzonte col suo binocolo e nota una cosa strana: nota, di sfuggita, un polverone bianco provenire in prossimità del castello…
Al che, anche perché la ricerca è stata infruttuosa, tutti tornano in fretta al maniero: qui vedono subito, nel cortile, i segni evidenti dei pneumatici della camionetta della Gestapo, che pare non essere più presente…
Inoltre, all’interno, vedono che tutte le persone sono semi addormentate o in fase di risveglio… e uno degli ospiti, il collezionista d’arte Thiade Peters, non c’è più: pare essere fuggito con la camionetta e pare aver portato con se un quadro dell’asta, apparentemente di valore ma insignificante ai fini dell’indagine, o per lo meno, così sembrava…
A questo punto le ipotesi fioccano: la Gestapo, da sempre scettica sulla pista paranormale, è convinta che Peters sia, insieme al defunto cuoco Klausermann, il colpevole di tutti gli altri omicidi, in quanto a lui verrà attribuita la nomea di ladro d’arte spietato e senza scrupoli… ipotesi forse un tantino riduttiva, visti gli sviluppi…
I nostri invece sono convinti che la Mano abbia esercitato il suo potere per sedare tutti e possedere Peters, approfittando dell’occasione per fuggire da Wagrain, dirigersi chissà dove e con chissà quale oscuro scopo…
Infatti la giornata prosegue tranquilla, così come la nottata, senza musiche ne omicidi… riprova che la Mano diabolica forse se n’è andata veramente…
Il dubbio del gruppo ora è: che fare..? Tornare in patria..? Avvalorare la semplicistica ipotesi della Gestapo..? Proseguire in questa impresa..? Chissà cosa decideranno…

mercoledì 18 gennaio 2012

La Mano destra di Walbert


I nostri continuano la loro tragica permanenza forzata in quel di Castel Wagrain… giunge nuovamente l’ora di dormire e questa volta è Fratello Michele ad adoperarsi in perlustrazioni notturne nell’ala est, viste le frequenti insolite circostanze di cui il maniero sembra essere ormai sempre più pieno.
Verso le tre, si ode in tutto il castello una spettrale musica d’organo, probabilmente un componimento di Bach… la maggior parte degli ospiti si sveglia, fra i quali tra i primi vi è Bastiano, il quale si precipita verso la stanza al piano 2° dove c’è il grammofono; nel frattempo Michele, che stava perlustrando il piano interrato, si fionda verso la stanza al piano 1° dove invece sta l’organo.
Le stranezze pseudo paranormali proseguono in quanto da una parte Bastiano giunge nella stanza proprio quando la musica si interrompe; vede che il grammofono ha terminato il disco (di Bach) ed è quindi da li che proveniva la musica.. ma il vicino bacile d’argento è in condizioni raccapriccianti.. ricolmo di frattaglie umane e sangue.. con chiazze tutt’intorno…
Michele invece sfonda la porta e si ritrova, insieme ai sopraggiunti Benigno ed Ettore, in una stanza che se, solo un ora prima, quando Michele vi era passato in perlustrazione, conteneva soltanto l’organo, adesso invece ha appese al soffitto decine di sottili catenelle metalliche alle quali stanno appese altrettante mani mozzate, morte e frementi, che “accarezzano” le teste di chi entra nella stanza.
I nostri ne fanno a pezzi alcune, come istintiva reazione.. ma prima di poter ragionare su qualsiasi cosa il silenzio viene nuovamente squarciato da un urlo agghiacciante..
Questa volta proviene dalle stanze da letto degli ospiti, zona famiglia Kramer.
L’urlo è della signora Ingrid, la quale, andando a sincerarsi delle condizioni della figlia, ne ha invece rinvenuto il cadavere.
Dalila risulta morta, probabilmente, nota Ettore, con segni evidenti di strangolamento sul collo; inoltre rimane impressa a tutti l’espressione distorta del suo volto, contorto dal dolore e dalla paura in maniera quasi innaturale.
Frau Kramer, ovviamente, è sul punto di strozzare il giovane rampollo dei Kortig, già accusato in precedenza.. ma questi sembra realmente distrutto dalla morte della giovane.. e dichiara che i due anzi avevano segretamente una relazione amorosa, da mesi.. solo la presenza di Bastiano in ogni caso riesce a dividere i due, causa la furia della madre, ormai fuori controllo per il dolore…
La guardia dei Kramer, interrogata, dichiara di essere sempre rimasta sulla porta e di non aver udito nulla..
Il gruppo inizia ad avere sempre più certezze verso l’ipotesi di una malevola presenza sovrannaturale che agisca al di la della comune comprensione… e fra l'altro, tornando nella stanza delle mani appese, Ettore nota con disappunto che, rispetto a prima, una delle catenelle è vuota, come se la mano che vi era attaccata fosse, in qualche modo, sparita...
In ogni caso, la mattina seguente, ci sono novità: giungono a Wagrain la squadra d’ordine della Gestapo, la cosiddetta Feuerbrigade, insieme al medico degli Engl, il Dott. Max Berger.
Mentre il medico parla repentinamente col maggiordomo Robert e col permesso dell’ufficiale della Gestapo, Winfried Johann Adolf Schlöss, si reca subito a visitare la contessa Rose, gli uomini della Feuerbrigade richiamano tutti gli ospiti ad un colloquio iniziale, per impartire le nuove regole dettate dal loro coinvolgimento nelle indagini.
La Gestapo infatti è stupita, anche se già sapeva, di trovare veramente un Vescovo con la sua scorta e i suoi templari (e non manca di fare sottile ironia su questa insolita presenza…) in terra di Germania…
In ogni caso viene istituito una sorta di coprifuoco e viene ripristinato il divieto di lasciare il castello e di addentrasi nell’ala est; la squadra d’ordine, composta dall’ufficiale Schlöss e da altri tre elementi (i fratelli Katrina ed Hins Blond oltre a Gregory Krutter), tutti addestrati nel Reiche e ben armati, inizialmente passa molto tempo a interrogare separatamente tutte le persone presenti a Wagrain.. e il tempo passa…
Nel frattempo i nostri iniziano a nutrire sospetti sul cuoco degli Engl, tale Edmund Klausermann, un corpulento gigante di poche parole, ma visibilmente innervosito dalle sottili insinuazioni di Bastiano che gli fa perversamente intendere che lui sia il più indicato e abile nell’usare una mannaia per amputare delle mani, per esempio…
Si arriva di nuovo alla notte e scatta il coprifuoco: nessuno può gironzolare per l’edificio senza il permesso della Feuerbrigade; e così mentre Fratello Benigno si trova a piantonare la stanza del Vescovo, si odono chiaramente rumori di colluttazione provenire dal piano terra… poi grida e infine una raffica di mitra.
Al che tutti gli ospiti del castello escono sulle porte delle stanze, terrorizzati.. infine Schlöss convoca tutti di sotto, per aggiornarli sulla nuova tragedia appena avvenuta.
Durante una ronda notturna i suoi uomini hanno sentito dei rumori provenire dalla cucina.. li hanno trovato Klausermann in stato confusionale che si era appena amputato la mano sinistra con la sua mannaia.. e subito dopo li ha attaccati con follia, grondante sangue.. ovviamente è stato repentinamente crivellato di colpi e fatto a pezzi, riuscendo solo a ferire lievemente un membro della Gestapo…
Proprio quest’ultimo folle episodio, unito ai lunghi interrogatori che lo hanno portato a conoscenza di molti dettagli inquietanti, inducono quindi l’ufficiale Schlöss ad un ulteriore colloquio privato col Vescovo e il suo entourage: il tedesco viene a patti col gruppo, chiedendo, di fatto, una collaborazione in questa indagine, che, forse, si pensa essere più adatta ad esperti di occultismo italiani… vista la evidente fenomenologia paranormale in atto nel castello.
Infatti sia Schlöss sia i nostri hanno saputo, parlando rispettivamente con Robert Schweiz e con la contessa Rose, di quanto accaduto un anno fa, alla morte tragica del conte Walbert…
Il conte infatti pare essersi orrendamente suicidato in camera della figlia.. vi è arrivato grondante sangue e col viso stravolto… era privo della mano destra.. e nella sinistra brandiva un grosso coltello… sembrava quasi sul punto di uccidere Rose.. ma alla fine si è tolto la vita… la cosa inquietante che a fatica Rose sembra ricordare è l’immagine della Mano.. una mano che si spostava accanto a Walbert.. la mano destra di suo padre che, dopo il suicidio, si allontana dal cadavere del conte.. o almeno questo è quello che forse la mente provata di Rose Engl sembra aver visto o ricordato.. o forse solo sognato.. scossa per il suicidio del padre…
E quindi il gruppo si prepara per proseguire le indagini e le ricerche… e verificare queste nuove, folli e diaboliche ipotesi…

mercoledì 11 gennaio 2012

Mani


L ’ indomani, nella grande sala della colazione, sono tutti presenti… tranne la contessa Rose, indisposta e stremata dalla scomparsa di Jolàn… Dalia, chiusa a chiave in camera sua dopo l’aggressione e con Frau Ingrid Kramer che la sorveglia costantemente.
I nostri sentono di sfuggita che gli ospiti parlano di varie ipotesi per quanto accaduto la sera prima.. si vocifera dell’imminente arrivo della Gestapo ad indagare.. e si nomina diverse volte il nome di un certo Berger..
A questo punto, mentre Bastiano resta a vegliare sul Vescovo, gli altri agiscono.
Benigno, Michele ed Ettore decidono di dare un’occhiata alla cripta della famiglia Engl, sita nell’immenso parco del castello; Fra Fausto invece si prodiga nell’affiancarsi nuovamente al maggiordomo Robert e ai suoi domestici per un’ultima ricerca di Jolàn nell’ala est.
Durante la ricerca Fausto ritrova un importante oggetto, sin ora sfuggito all’attenzione di tutti: al piano 2°, nella stanza padronale, viene rinvenuto il diario personale di Walbert Engl, il defunto padre di Rose.
Ma mentre Fausto inizia a leggere il manoscritto si sente un urlo proveniente dal piano sottostante: tutti accorrono: in una stanza dell’ala est due domestici hanno malauguratamente trovato Jolàn, ormai Morta e bramosa di carne viva… inizia uno scontro e la morta morsica fatalmente alla gola uno dei camerieri, male armato e poco avvezzo ai faccia a faccia con i Morti…
Bastiano, sopraggiunto, spara alcuni colpi con la sua Beretta ma non va a bersaglio… Fausto tenta di rendersi utile con la sua accetta… per fortuna accorrono dal piano di sotto alcune delle guardie armate degli ospiti e riescono facilmente a fare a pezzi sia Jolàn sia il cameriere appena caduto vittima…in ogni caso l’aver trovato la povera Jolàn in questo orribile stato ha scioccato non poco tutti i presenti, in particolare Robert.. che è preoccupato anche di dover informare la già affaticata Rose anche di questa nuova sventura.. il Maggiordomo dichiara infatti con preoccupazione che è anche stato chiamato a Wagrain il medico di famiglia degli Engl, Max Berger, per una visita di controllo a Rose…
Nel frattempo i due templari e il cacciatore giungono alla cripta: fuori imperversa sempre la nevicata dei giorni scorsi e si odono strani rumori intorno, forse frutto più dell’immaginazione che della ragione…
La cripta si presenta buia, sporca e maleodorante.. carne marcia.. un brutto segno.. vi sono al piano terreno una decina di tombini funebri.. e una scala a chiocciola che scende di sotto.
Qui l’odore di putrefazione è maggiore.. vi sono molte iscrizioni e decorazioni che segnalano che questa è la tomba di una certa Trina Engl, morta nel 1942.. la moglie di Walbert, madre di Rose…
Al centro della piccola cripta personale sta un grosso sarcofago.. ai piedi del quale giacciono i resti marci e frementi di Trina, risvegliatasi molti anni prima… ma ormai poco più che un ammasso di putredine.. i templari la fanno subito a pezzi.. e poi tornano a Castel Wagrain.
Intanto al castello, dopo l’episodio della Morta Jolàn, Fra Fausto esamina accuratamente il diario rinvenuto: si scoprono così molte informazioni.. Walbert aveva ottenuto conoscenze occulte e arcane.. interagendo con un occultista italiano.. con un Rabbino a Praga.. custodendo blasfemi tomi e pergamene..e infine ottenendone uno spartito per organo.. la cui musica complessa e misteriosa sarebbe stata in grado di far tornare in vita i morti.. almeno secondo i deliri di Walbert… in ogni caso Fausto e Bastiano tentano invano di ricercare qualche riferimento a quanto scoperto… interpellando anche il banditore Karl Schnaider, senza troppa fortuna…
In particolare Fausto trova molti spartiti per organo nella stanza del piano primo…ma nessuno di questi sembra poter essere lo spartito rituale citato nel diario…
Il gruppo quindi si riunisce e si scambia le info reciprocamente…
Fausto e Benigno interrogano garbatamente gli ospiti sugli spartiti musicali.. vengono a sapere i loro contenuti, per lo più popolari e temi amorosi, da Ismund Kortig, appassionato musicista… ma non sembrano arrivare ad una conclusione certa…
Fratello Benigno decide poi insieme a Ettore e Michele, di setacciare, per sicurezza, ogni zona ancora inesplorata del castello, come ad esempio, le due torri esterne… e l’intero piano interrato, in gran parte abbandonato e in disuso…
Il maggiordomo Robert accompagna il templare ad esplorare… e in una stanza sporca buia e abbandonata del piano sotterraneo, Benigno vede che su un letto sobbalza freneticamente un lenzuolo… come tanti piccoli sobbalzi diffusi.. il templare, preoccupato, decide di fare fagotto per intrappolare le eventuali creature… ma maldestramente rovescia il lenzuolo e si ritrova attorniato da una dozzina di mani mozzate…
Mani Morte e frementi…
Benigno, con grande sangue freddo, riesce a farle a pezzi senza difficoltà, nonostante l’orrore…
Il mistero si infittisce.. strane forze sembrano essere presenti a Castel Wagrain..
E i nostri iniziano a pensare alle più strane congetture, tentando di arrivare ad una risposta.. iniziando a sospettare di tutto e tutti, anche e soprattutto del gatto Otto…

mercoledì 4 gennaio 2012

Strani avvenimenti

Il castello della famiglia Engl, Castel Wagrain

Dopo il pranzo, ognuno occupa il tempo di attesa come vuole, ma nessuno esce dal castello in quanto verso le 16 riprende a scendere copiosamente la neve.. mentre alle 17 si ricomincia con la seconda sessione dell’asta.
Ancora vengono battuti oggetti di indubbio valore economico (gioielli, mobili, quadri, ecc.) ma di scarso interesse per il gruppo, alla ricerca di qualche elemento per lo meno blasfemo.
Alle 19 termina la sessione e si annuncia la cena per le 20: durante il desinare Fra Fausto nota che la contessa Engl stranamente non è servita dalla sua domestica personale, Jolàn Duchy, ma a turno dagli altri camerieri presenti.
Alla domanda diretta relativa a questa strana assenza il maggiordomo Robert Schweiz minimizza, adducendo banali motivi di salute della giovane ungherese…
Nel frattempo passano le ore e i nostri iniziano a chiedersi cosa abbia spinto le spie teutoniche a segnalare con apprensione lo svolgimento di quell’asta che, sin ora, si dimostra piuttosto noiosa e priva di minacce.
L’indomani, il terzo giorno di permanenza in territorio austriaco, ricomincia la solita routine: sveglia, colazione e alle 10 inizio della sessione mattutina dell’asta.
Fausto però, fra un’orazione e l’altra, riesce a carpire un teso dialogo fra la contessa Rose Engl e il banditore Karl Schnaider: il toscano capisce solo la parte finale del loro discorso ma pare che Karl fosse molto preoccupato per qualche motivo riguardante Rose e che lei invece lo pregasse di non preoccuparsi e di iniziare l’asta come se nulla fosse.
E così è, parte la sessione mattutina, si battono oggetti di valore, ecc.
Dopo l’asta, Fausto però si accorge che Frau Ingrid Kramer sembra visibilmente molto angosciata, come goffamente alla ricerca di qualcosa in giro per la stanza.
Inoltre pare evidente che il maggiordomo stia organizzando i domestici per qualche compito inatteso…
Il gruppo, facendo domande, viene quindi a sapere dal maggiordomo, con richiesta di massima discrezione, per non allarmare gli altri ospiti di Castel Wagrain, che purtroppo Jolàn risulta essere scomparsa dalla sera precedente; i nostri quindi si rendono disponibili a partecipare, insieme ai domestici, alle ricerche della ragazza, perlustrando anche le zone diroccate e proibite del maniero.
Nel frattempo Fratello Benigno interagisce con Frau Kramer: la donna si confida con la figura del templare.. nonostante le apparenze lei è una fervente cattolica e il suo dramma è la perdita del rosario, che custodiva segretamente, incurante dei rischi che ciò comporta sotto il regime del IV Reich.
Benigno quindi si impegna a recuperare l’oggetto, credendo anche che sia probabilmente stato rubato da qualcuno dei presenti e nel frattempo consegna il suo rosario a Ingrid, la quale è commossa dal bel gesto del templare.
Intanto le ricerche di Jolàn danno esito negativo ma non senza rilevare qualche elemento per lo meno sospetto.
Bastiano, ovunque indirizzi le sue ricerche, pare trovarsi di fronte il gatto Otto...
Ettore invece rinviene alcuni elementi che inspiegabilmente spiccano in un ambiente abbandonato, dove quindi ogni cosa dovrebbe essere sporca e coperta di polvere.
In una stanza al piano primo, ala est, Ettore si accorge della presenza di un grande organo, perfettamente pulito e funzionante oltre a molte tracce di passi sul pavimento; mentre nella stanza padronale al 2° piano è presente un grammofono pulito e carico, un bacile in argento ben lucidato e molte piccole tracce sulla polvere dei mobili e del pavimento, riconducibili, secondo il domestico, forse a topi o altri piccoli animali.
La contessa Rose, alla quale poi viene cortesemente fatta notare la presenza insolita di questi oggetti, spiega la questione dicendo che erano oggetti appartenuti a suo padre, il conte Walbert, morto un anno fa.. una ferita per lei ancora aperta, della quale preferisce non discutere.
Rose però non sa spiegarsi perché gli oggetti siano puliti e funzionanti, visto che la zona del castello è vietata e chiusa a chiave… e nemmeno il maggiordomo riesce a capire il perché di questa cosa, fra l’altro custodendo lui le chiavi delle porte nella sua stanza.. ma entrambi non hanno sospetti sul personale del castello.
In ogni caso Rose comunica ai nostri che ha deciso di chiamare quanto prima una squadra d’ordine della Gestapo, per denunciare la scomparsa della sua cameriera Jolàn; inoltre viene sospesa pubblicamente l’asta, adducendo motivi privati della famiglia Engl, per non allarmare gli ospiti, tanto più che, vista la bufera di neve, nessuno potrà andarsene dal castello ancora per un po’.
Si giunge così alla notte..
Fausto decide di alzarsi e appostarsi nella stanza al piano primo dove è presente l’organo..
Ma verso le 3 un urlo inquietante desta dal sonno mezzo castello: proviene dalla camera di Dalila Kramer.
I nostri vi si precipitano e trovano già sul posto la madre Ingrid e la loro guardia armata.
Dalila è sconvolta e piange a dirotto mentre Frau Kramer grida allo scandalo, accusando che la figlia ha subito molestie sessuali.. forse da parte del giovane rampollo della famiglia Kortig, Hirnich. Ma la guardia giura che ha sempre sorvegliato la porta e non ha visto entrare anima viva…
Dalila invece continua a sostenere che si è sentita palpeggiata dappertutto.. e ha ben impresso nella mente il ricordo di una mano.. che la toccava orribilmente sul volto e sul corpo…

Dalila Kramer

Otto, il gatto della Famiglia Engl