Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 29 maggio 2013

29 Maggio - Tragico Bollettino n° 3





Roma, la Città Santa, la Città Eterna, Caput Mundi, centro del Vaticano, cuore politico-spirituale nonché capitale del Sanctum Imperium è ormai praticamente sotto assedio; un assedio che avviene dopo aver mestamente registrato la caduta in rapida sequenza, negli ultimi 15 giorni, di città cardine quali Genova, Bologna, Ravenna, Livorno, Firenze ed Ancona.. il IV Reich avanza senza tregua.. e le forze papali si trovano a dover affrontare troppe avversità contemporaneamente.. l’esercito tedesco, unitamente ad una marea di Morti, vomitati in ogni dove a causa proprio del conflitto stesso..
Da segnalare però alcuni strani episodi raccontati dai (pochi..) sopravvissuti.
In Toscana, durante l’assedio di Firenze, alcuni hanno giurato di aver scorto, nelle campagne, alcune strane creature tendere imboscate alle truppe tedesche.. creature dall’aspetto e dalle movenze disumane.. riconducibili alle famigerate “Scannatrici”.. che forse anche il funesto “Re Nero” non ami farsi mettere i piedi in testa dagli stranieri invasori..?
Continua inoltre l’ambiguità delle forze legate alla Santa Inquisizione.. infatti ormai il solo Sprenger dei Corvi combatte in campo aperto nelle campagne laziali con i suoi Conversi  per difendere l’Imperium.. mentre molti altri nomi illustri dell’Inquisizione hanno seguito i moniti lanciati dal Sommo Gregorio Santarosa, ritiratosi da giorni in meditazione, clausura e preghiera, auspicando la pace o almeno una tregua, in quel di Castel Gandolfo, senza più apparire in pubblico ne rilasciare dichiarazioni..
Il Generale Petrosis, costretto a continue ritirate, ha preso ormai postazione fissa, col suo manipolo ridotto ormai solo ad una ventina di Morti ed un centinaio di uomini, alle porte di Roma, accampato nella sua tenda beduina, sulla quale ora sventola, oltre al consueto vessillo di Ramesse III, anche uno scolorito tricolore papale…ed anche il popolo italico orami ha preso quasi a vedere di buon occhio quell’essere mostruoso che, almeno per ora, si batte con ferocia contro il nemico..
Sua Santità Papa Leone invece, sotto le pressioni crescenti del Consiglio dei Saggi, si è trasferito, per ovvie ragioni di sicurezza, da San Pietro al meglio fortificato e quindi maggiormente difendibile Castel Sant'Angelo, insieme ad una elite di templari Adepti guidati dal Gran Maestro Renato Da Chianciano.
Roma ha quindi mobilitato tutte le residue truppe dell’Imperium al suo interno.. Sancta Militia, Excubitores, Cacciatori e semplici volontari.. il nemico è ormai alle porte..

Il Papa x motivi di sicurezza si ritira a Castel Sant'Angelo

mercoledì 15 maggio 2013

15 Maggio - Bollettino n° 2

Un bombardiere tedesco in azione


Verona sotto bombardamento
Negli ultimi giorni, purtroppo, si deve registrare l'inesorabile avanzamento delle truppe tedesche sul martoriato suolo dell'Imperium, le quali, ricordiamolo, hanno prima sfondato sulle Alpi e poi hanno in pratica preso possesso della strategica Pianura Padana, assediando e conquistando con successo le importanti città di Torino, Milano, Verona e Venezia (seppur queste ultime abbiano cercato di resistere all'invasore con ogni mezzo, fino allo sfinimento..) oltre ad altri paesi minori.
La fortunata marcia germanica è inoltre stata favorita e incentivata dall'uso tanto spietato quanto inaspettato di molteplici stormi di bombardieri, mezzi aerei contro i quali le arretrate difese dell'Imperium poco hanno potuto fare... 
Lo stato papale, dal canto suo, si organizza come può per ostacolare l'avanzare del nemico, imbastendo più che altro molteplici azioni di disturbo costituite da imboscate basate sull'effetto sorpresa (guidate dalle feroci truppe egizie dell'astuto Generale Petrosis, il quale continua ancora ad onorare i patti combattendo al fianco delle forze papali..), azioni partigiane e di brigantaggio, con esiti però del tutto altalenanti.. in ogni caso i Templari, gli Excubitores, la Sancta Militia, le bande di Cacciatori ancora fedeli al Papa e persino la gente comune cercano di fare il possibile.. mentre le forze legate all'Inquisizione sono meno costanti nel loro apporto.. alcuni Magistri,infatti, seguendo alla lettera le ultime enigmatiche parole del Sommo Santarosa, orientato al compromesso piuttosto che allo scontro fisico, hanno rimosso i loro Inquisitori e Conversi dal campo, ritirando tutti nei monasteri in preghiera e clausura.. mentre altri Inquisitori, primo fra tutti il famigerato Sprenger dei Corvi, sono ancora in prima linea a difendere il Santo suolo italico.
Ora come ora il fronte principale, oltre a svariate piccole sacche di resistenza comunque ancora diffusamente presenti nel Nord dell'Imperium, si è spostato decisamente più a Sud, assestandosi sulla linea d'assedio che congiunge idealmente le città di Genova, Bologna e Ravenna, attualmente sotto bombardamento..
Da registare in fine lo svolgersi di molteplici, continue e serrate riunioni straordinarie del Consiglio in Vaticano, ove sono presenti il Sommo Pontefice, il Gran Maestro Renato da Chianciano, il Grande Inquisitore Gregorio Santarosa e il Consiglio dei Saggi formato da influenti templari, generali, inquisitori e dall'Ing. Timperi; da segnalare in particolare che, nell'ultima recente riunione, dai temi dibattuti ovviamente sconosciuti, il Santarosa e i rappresentanti dell'Inquisizione se ne sono platealmente andati anzitempo.. segno di palesi disaccordi su quanto evidentemente stabilito dal Consiglio..

Alcune dichiarazioni.


Papa Leone XIV: "Abbiate fede, figli miei, abbiate fede.. è vero.. il nemico avanza con prepotenza in casa nostra.. ma finche la Città Santa è libera tutto l'Imperium è libero.. abbiate fede..”

Gran Maestro Renato Da Chianciano: ”Non è più il tempo di rilasciare inutili dichiarazioni.. qui tutti sono indispensabili al fronte.. arruolatevi e combattete.. non eravamo pronti ad un invasione.. non eravamo pronti agli stormi di bombardieri.. ma questo al nemico non interessa.. combattete, gente, per voi e per le vostre famiglie.. e che Dio ci aiuti..”

Ing. Mario Timperi: "L'Imperium ha ancora buone possibilità di non soccombere.. ma dovremmo forse dare più ascolto a chi ci consiglia di tentare un dialogo.. non una resa, ma un compromesso.. invece di combattere alla cieca e incamerare sempre nuove sconfitte sul campo.. le nostre più grandi città stanno cadendo una dopo l'altra.. quale sarà la prossima..? Dovremmo quanto prima cambiare strategia.. usare la diplomazia e parlamentare per salvare il salvabile.."

N.B.: Il Sommo Santarosa non ha più rilasciato dichiarazioni in quanto si è da poco ritirato (insieme a tutto il suo entourage) in clausura a pregare strenuamente per le sorti del paese in quel di Castel Gandolfo, alle porte della Capitale.. 



venerdì 10 maggio 2013

10 Maggio - Bollettino n° 1


Il presente bollettino di guerra per registrare la sconfitta dell’Imperium sulla quasi totalità dell’arco alpino e la conseguente avanzata sul suolo italico delle truppe degli invasori germanici.
Su n° 6 postazioni fortificate sui passi montani, infatti, ne sono state perse 4, essendo rimaste in mano alle forze papali solo il forte del Gran San Bernardo e il forte sulla Sella di Dobbiaco, agli estremi margini della linea.
Le truppe tedesche hanno quindi fatto breccia conquistando le 4 postazioni centrali.
Si hanno notizie certe sulla marcia dell’esercito del Reich in direzione di Milano, Torino e Venezia, attualmente, in pratica, sotto assedio.
Nel frattempo, molti membri superstiti delle truppe papali, insieme agli alleati egizi sfuggiti alla disfatta alpina, hanno trovato rifugio sulle rive naturali del Garda e dell’Iseo e nelle campagne limitrofe, fra le città di Vicenza, Verona, Brescia e Bergamo, tentando di organizzare una flebile resistenza, senza ottenere, sin ora, troppo successo e limitandosi, più che altro, a tentare di celarsi alle rappresaglie effettuate dall’esercito del Reich in fase di sfrenato avanzamento… anche perché le organizzate truppe germaniche hanno avuto per ora a che fare in pratica solo con sparuti villaggi e piccole città fortificate con difese e mezzi poco più che medievali…
In base alle testimonianze di alcuni soldati superstiti inoltre si registrano alcuni strani episodi avvenuti sui forti alpini caduti in mano alle forze nemiche.
Sul San Lucio alcuni testimoni giurano di non aver visto prendere parte agli scontri nessun Inquisitore e nessun Converso; inoltre si è purtroppo registrato l’episodio del tradimento di molte squadre di Cacciatori, probabilmente corrotti dalle lusinghe economiche del Reich..
Sul passo di Santa Maria invece è avvenuto un vero e proprio episodio di sabotaggio.. infatti, subito prima dell’attacco tedesco qualcuno dall’interno del forte ha fatto esplodere l’accesso principale e parte delle mura facendo brillare diverse granate, causando ovviamente una rapida caduta della postazione al nemico… ovviamente ancora sconosciuti i connotati dei colpevoli traditori della patria.

Alcune dichiarazioni.

Papa Leone XIV: “Abbiate fede, figli miei, abbiate fede.. è vero.. il nemico ha fatto breccia nella nostra pianura padana.. ma state certi che non oltrepasserà il Po.. abbiate fede..”

Gran Maestro Renato Da Chianciano:”La situazione è grave ed è sotto gli occhi di tutti.. noi templari faremo il possibile.. e che Dio ci aiuti…”

Sommo Inquisitore Gregorio Santarosa: “Sulle Alpi abbiamo dimostrato per l’ennesima volta di essere incapaci di difenderci.. le forze del Reich ci sono superiori in numero e mezzi.. ora l’unica soluzione è cercare il dialogo, il compromesso.. nessuno di noi si salverà se ci ostineremo inutilmente a combattere.. del resto è Nostro Signore Gesù Cristo che ce lo insegna..  è stato lui per primo a  predicare il dialogo e la non violenza..”

mercoledì 8 maggio 2013

Il Brennero è perso


Il Passo del Brennero è stato alla fine duramente riconquistato dai nostri: i tedeschi infatti, sorpresi e sconfitti, si ritirano oltre le Alpi incendiando con molteplici granate il forte sul passo, onde lasciare solo terra bruciata agli italici rivali.
Dalle comunicazioni radio si viene a sapere che anche gli altri due passi alpini sono stati ripresi dalle forze papali, seppur con più vittime del previsto, a causa dell'elevata presenza di Morti...
Roma quindi può contare su una linea continua di difesa sulle Alpi e attendere con ansia l'avanzata tedesca, ormai prossima..
Il gruppo pensa bene di restare a presidiare il Brennerpass, per coadiuvare le forze militari ivi presenti.. se cede il Brennero, infatti, potrebbe crearsi una falla mortale che darebbe pieno accesso ai germanici verso la pianura padana.. a Milano, Torino.. con esiti ben prevedibili e disastrosi oltre modo per il Santo Impero.
Quindi passano le giornate..
Il gruppo da ordine di ristrutturare e rinforzare quanto più possibile il forte sul passo.. e vengono piazzate due squadre di Cacciatori in avanscoperta, per tenere d'occhio l'eventuale arrivo delle truppe tedesche.
Dopo 4 giorni vengono infatti avvistati spaventosi esseri volanti in avvicinamento.. sono i famigerati "uomini falena" partoriti dai feroci laboratori del IV Reich.. esseri simili ad insetti umanoidi.. costoro posrtano con se grandi bisacce di iuta.. con chissà quale orrido contenuto.. i nostri, via radio, ordinano quindi ai Cacciatori di rientare sparando comunque a quante più falene possibile.. le quali cadendo moribonde a terra recitano convinte brani del Mein Kampf..
Al forte, in seguito, si continua l'operazione di cannoneggiamento degli insetti volanti.. solo poche decine di loro riescono in fine ad arrivare sopra il forte.. e a svuotare i sacchi.. una pioggia di centinaia di volantini scende sul passo del Brennero.. diversi soldati italiani li leggono.. sono parole scritte in un misto fra tedesco e italiano.. sembra che il governo del IV Reich voglia venire in pace.. voglia il Santo Impero come alleato contro i pericoli del comunismo sovietico.. voglia proteggere il popolo italiano.. e ne chieda, di fatto, la resa incondizionata, sulla fiducia.
 Ora, molta gente si lascia quasi abbindolare da queste parole, forse per la paura di dover affrontare i tedeschi sul campo.. ed infatti anche la radio comunica che anche sugli altri forti alpini sono piovuti tali volantini tedeschi di persuasione.. e i soldati italiani sono in parte pronti a credervi..
Quindi, sul Brennerpass, è Fratello Benigno a convocare una riunione e a parlare lungamente per dissuadere le truppe dalle ovviamente false lusinghe tedesche.. ma non è impresa facile..
In ogni caso passa la giornata..
Il giorno seguente, verso il tardo pomeriggio i Cacciatori di vedetta comunicano l'avanzata decisa delle truppe tedesche della Wehrmacht..l'assalto è dunque iniziato.
In una prima fase il forte tiene bene le difese, crivellando le truppe tedesche con fuoco d'artiglieria; in seguito il Reich fa avanzare sul passo un grosso contingente di Morti.. e qui iniziano le difficoltà.
Il gruppo ordina quindi al Generale egizio Petrosis (che obbedisce ma scuote la testa in segno di disapprovazione tattica..) ed ai suoi Giusti Servi di scendere in battaglia.. pan x focaccia, dunque.. Morti contro Morti.. ma la battaglia è difficile.. e alcuni Morti tedeschi riescono a fare breccia nel cortile interno del forte.
Ora anche i nostri vanno a dare man forte alle truppe.. lo scontro è violento ma gli italiani sembrano tenere bene, almeno fino ad ora, la difesa del Brennerpass, limitando le perdite e ricacciando gli invasori indietro più volte.
Si avvistano poi da lontano schiere di ufficiali delle SS che sguinzagliano orde di feroci Kerberus a due teste, i temibili Dobermann geneticamente modificati; anche contro questi temibili animali mostruosi le difese sembrano reggere fino a che un ululato inaudito si impone su tutti i rumori della battaglia e un essere gigantesco irrompe nel cortile del forte.. un Kerberus alto almeno 3 metri, con 3 orribili teste.. mai vista una cosa del genere.
Questo mostro fa il vuoto intorno a se.. molte vittime cadono ai suoi piedi.. e la paura inizia a prendere il sopravvento..  ma nonostante ciò i nostri si lanciano all'attacco..  lo scontro è feroce e cruento.. Fratello Michele  subisce gravi ferite e rientra nelle retrovie in cerca di cure.. mentre Benigno, Bastiano e Romualdo riescono, dopo una lunga lotta, a fare a pezzi la creatura, seppur ognuno di loro ha rischiato la propria vita molteplici volte.
Ciò sembra fornire un po' di morale e di verve alle truppe italiane, le quali iniziano a subire molte perdite.. ma continua la tenuta delle difese.. e molti soldati gridano "Viva il Papa.. Viva l'Imperium.. Viva l'Italia.. Viva Verdi..!"
Ma come se non bastasse il Reich cala il suo tragico asso nella manica e fa avanzare diverse decine di esseri umanoidi alti dai 4 ai 6 metri.. dei veri e propri giganti.. con pugni enormi e bocche irte di denti affilati.. altre mostruosità create dagli scienziati germanici, senza dubbio..
In particolare uno di questi orridi giganti  si fa avanti nel cortile e attacca i nostri al cuore delle difese..
lo scontro è il più brutale mai sopportato dal gruppo, peggio di qualsiasi altro.. Padre Bastiano viene subito colpito e ferito gravemente.. e arretra in cerca di un frate medico.. Benigno e Romualdo lottano alla disperata, Expiator in braccio,  ma vanno vicini alla morte ad ogni colpo subito.. nel frattempo Michele da Bracciano, rattoppato alla meglio in infermeria torna subito all'assalto.. ma poi accade tutto in un attimo..
Benigno sferra un colpo devastante con l'Expiator, ma inconsapevolmente, purtroppo, va a colpire, nella foga, proprio il corpo del rientrante Fratello Michele.. dilaniandolo.. e facendolo stramazzare al suolo, in un mare di sangue.. morto sul colpo.
Da qui lo sgomento la fa da padrone.. Benigno, sconvolto, ferito e incapace di reagire, arretra.. così come Romualdo.. le truppe papali sembrano ormai in rotta.. le difese sono state schiantate.. 
il Brennero è perso..
..ritirata..!
E nella bolgia, il Generale Petrosis, ancora nel vivo della battaglia, scuote nuovamente la testa, in segno di disprezzo per questi italiani che, invece di combattere insieme, si uccidono fra loro..


La mesta ritirata dei soldati italici, sconfitti sul Brennero