Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

domenica 17 ottobre 2010

Il sistema di gioco di Sine Requie Anno XIII

Salve, sciocchi..!

Dopo aver descritto qualche nozione basilare sull'ambientazione, passiamo al regolamento, innovativo ed intrigante.
La novità principale è che non si usano dadi, né per creare la scheda né per giocare, ma si utilizzano le carte dei tarocchi, sia gli arcani maggiori (quelli tipici da cartomante ovvero il sole, la luna, il mondo, la morte, ecc.) sia gli arcani minori (dall’uno al dieci più tre figure per quattro semi, in pratica equivalgono alle comuni carte da poker). Per creare la scheda si pesca un certo numero di tarocchi maggiori, ognuno dei quali avrà diverse funzioni: uno indicherà la personalità del Pg (tarocco dominante), uno ne svelerà alcuni aspetti del passato (di cosa si occupava il Pg prima del 06.06.1944, “Giorno del Giudizio”?) e quattro daranno una polla numerica da suddividere in quattro gruppi di caratteristiche (mentali, fisiche, sociali, occulte). Poi si sceglie una professione, di solito in base alla zona in cui si è deciso di ambientare la campagna (e nel nostro caso sarà almeno inizialmente il Sanctum Imperium); questa fornisce le abilità in cui il giocatore dividerà un certo numero di gradi. Si aggiunge qualche prezioso oggetto d’equipaggiamento, ed in breve la scheda è fatta.
Sine Requie Anno XIII sfrutta un sistema semplice, che con pochissimi calcoli sulla scheda mette a disposizione tutto il necessario per giocare. Si ha un punteggio di caratteristiche (da 1 a 6, all’inizio) da sommare al bonus delle abilità, dato dalla conoscenza in queste (gradi). Il totale è il numero da ottenere con il test, per compiere il quale si estrae una carta dei tarocchi minori, se il numero è uguale o inferiore a quello richiesto la prova è riuscita. Nel caso siano pescate delle figure, ci sono degli effetti particolari, che avranno luogo a discrezione del Cartomante (che sarei io, il funesto narratore della storia...). Questo test è semplice come sembra, ma durante il combattimento subisce qualche rallentamento a causa di alcuni conti da fare e del dover pescare un tarocco maggiore per scoprire la zona del corpo colpita, da verificare poi su un’apposita tabella. Il combattimento è piuttosto realistico e mortale, ma, almeno in un primo momento, potrebbe risultare un po’ insolito x noi abituati ormai da anni alle regole di DeD e soprattutto al tiro continuo dei dadi, qui invece sostituiti del tutto dalle carte...
La vera innovazione è nell’uso dei tarocchi maggiori, grazie ai quali un giocatore può descrivere per intero una serie d’azioni (e non una sola e singola all’interno di un round di combattimento) ed il loro scopo finale. Si pesca un tarocco ed in base alla figura uscita il Cartomante descrive tutte le conseguenze del caso. La cosa interessante è che se un esperto Cacciatore di Morti, pronto e ben armato, si prepara ad uccidere un solo Morto che avanza lento verso di lui, con questo sistema non potrà mai perdere, ed anche pescando Il Diavolo o La Torre (due delle carte peggiori) avrà lo stesso abbattuto il nemico (perché era alla sua portata) magari riportando però delle ferite, oppure finendo con l’arma inceppata. In pratica si tratta di un modo intelligente e narrativo di tenere sotto controllo la fortuna, rendendo il gioco più scorrevole. Poi, come sempre, iniziando a giocare tutto si chiarirà, o almeno spero.. in ogni caso il sunto delle regole di Sine Requie è che non si usano dadi ma si estraggono carte, ci sono regole x tutto ma a tutto si può ovviare estraendo un arcano maggiore (tarocco) ed interpretandolo a dovere narrando l'azione in maniera opportuna e realistica. A presto, spero, x una breve spiegazione dei Tarocchi e delle Professioni...oltre, se riesco, ad un sunto del libro “Sine Requie” del Dott. Pelagatti, trattato completo sulle varie tipologie di Morti, utilissimo.. non potete immaginare le svariate tipologie che esistono..


Saluti nefasti,

Il Cartomante Lòmion

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