Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 14 novembre 2012

Indovina chi viene a cena

Il compagno Modesto Brogi
Nell’attesa che arrivi l’ora di cena, il gruppo si divide per proseguire ulteriormente le indagini..
Fra Fausto va all’emporio della vecchia Elvira, per testare la sua famigerata abilità pseudo farmaceutica.. ed accertarsi che la vecchia non pratichi rituali simil blasfemi.. e infatti la vecchia risulta essere solo un’erborista e Fausto anzi, ne coglie le abilità, imparando qualche ricetta erboristica.
Karpenko invece va, per forza di cose, a far visita all’incallito comunista del paese, il compagno Modesto Brogi: il vecchio compagno (la cui casa è addobbata con bandiere rosse e altri cimeli a tono) risulta scorbutico e ostile anche nei confronti del Cacciatore russo.. infatti egli odia i prelati e ha notato invece che Karpenko si è chinato al loro servizio, seguendo templari e inquisitori..e quindi il dialogo è difficile.. in ogni caso Brogi spara a zero su Don Vinicio, ritenuto un fascio della peggior specie.. Ma Modesto non pare essersi macchiato di colpe particolari, fede politica a parte..
Fratello Benigno e Padre Bastiano vanno invece a trovare il Signor Maestro, il Dott. Massimo Laudato, memori del fatto che il Castigatore Don Remo disse loro della possibile blasfemia di quest’uomo.


Dott. M. Laudato
Il Dottore li accoglie in una casa con molti cimeli nazi-fascisti.. e molti libri sia di medicine e di scuola (e i nostri promettono fondi per incrementare i medicinali e la cultura del paese..) sia anche a tema politico, esoterico, magico.. senza contare che vedono pure, nella sua camera, il famigerato quadro del Correggio raffigurante un “diavolo”.. in realtà un satiro rinascimentale.. Laudato quindi è molto esposto alla possibile giustizia inquisitoria.. ma si rende ovviamente collaborativo, dichiarando che i tre bambini al servizio del conte Attilio (badano il suo gregge di pecore) spesso hanno riportato piccole ferite da taglio, senza però ricordare nulla dell’accaduto.. molto strano..
Tanto che Benigno ordina che l’indomani il medico si rechi a sincerarsi delle condizioni di tutti i bambini di San Gustavo, onde evitare spiacevoli conseguenze..
Con molti sospetti, quindi, si giunge all’ora pattuita per la cena e il gruppo, riunito, si reca in pompa magna alla porta di Villa Bonocore, dimora del conte De Lanzi.
Qui vengono subito accolti dall’elegante maggiordomo di casa, Fedro, con spiccato accento francese; la grande sala d’attesa è sfarzosa e mette in bella mostra un affresco sul soffitto, alquanto particolare.. una scena del vecchio testamento, con l’angelo della morte che vaga di casa in casa uccidendo fanciulli.. tranne quelli sulla cui porta è tracciata una croce di sangue.. e poi, ai piedi dell’affresco una frase.. che Fra Fausto collega alle vicissitudini del recente passato del gruppo.. al libro del Bianco e del Nero.. al temibile Re Nero stesso.. la Scannatrice.. oscuri presagi..


Il conte Attilio Gustavo Maria De Lanzi

Ma si va avanti, guardinghi.. ed arriva quindi il conte Attilio Gustavo Maria De Lanzi, un anziano nobiluomo baffuto, con lo sguardo trasognato, quasi folle.. e con lui, poco dopo, arriva la bella figlia, Federica, e ci si siede a tavola.
Lo stratagemma dei nostri è quello di ostracizzare volutamente e quasi umiliare il povero Karpenko, isolandolo e mandandolo a cenare insieme alla servitù in cucina invece che nella sala da pranzo.. per fare in modo che il conte possa temere il gruppo, ma fidarsi, forse, del russo.. il quale palesemente è trattato male dai religiosi e se ne lamenta.. anche se, per la verità, il conte sembra non badare troppo alle gerarchie e dimostrandosi, anzi, piuttosto generoso e di buon cuore anche con la servitù, offrendo personalmente loro dello speck…
In ogni caso il conte discute amabilmente e apprende i racconti delle gesta di Padre Bastiano, Fratello Benigno e Fra Fausto, paladini di Santa Romana Chiesa, contro ogni eresia e blasfemia, pugni duri del Papa, flagelli di ogni infedele… ed hanno un comune conoscente in Padre Ardizzone da Firenze, la cui fama è giunta sino al conte Attilio.
Dopo cena Federica fa portare in tavola dal possente cuoco Mariolone una bottiglia dell’ottimo sciroppo alle rose preparato da lei e questa volta tutti i presenti ne bevono un bicchiere (tranne Fra Fausto).



Mariolone

Il conte invece, su richiesta del gruppo, fa fare una sorta di giro turistico per ammirare la sua magione.. e quindi si visita la salal biliardi, la sala con telefono e telegrafo, la stanza della musica dotata di pianoforte e altri preziosi strumenti ed anche una fornita biblioteca privata.. qui però, malauguratamente, Benigno riesce a soffermare lo sguardo su un libro che il conte Attilio mostra per spiegare la ristrutturazione della Villa.. è il libro di un famoso architetto italiano, il Dott. Arch. Cesare Moruzzi.. e quando Benigno ne vede una foto fra le pagine del libro, subito un tremito lo percuote da dentro l’anima.. è infatti il volto sovrannaturale che il templare ha visto uscire da uno dei muri della Villa delle Rose in quel di Ravenna, luogo dove l’anima di Beigno è rimasta segnata per sempre, in virtù delle blasfemie ritualistiche patite in quel luogo maledetto..
Un dettaglio ulteriore che riprova l’ambiguità del conte, forse il suo palese coinvolgimento in questioni orribili.. inoltre Attilio consegna il libro (a titolo di prestito in buona fede, apparentemente..) al templare, vedendo che questi è scosso ma comunque interessato ed attratto dal libro..
Karpenko, dall’angolo della sua cucina, dove è stato relegato insieme a Mariolone e al maggiordomo, fa molte domande sul conte.. che risulta ben voluto dalla sua servitù.. inoltre chiede lumi su una strana porta in metallo presente in cucina.. porta la cui serratura pare essere rotta, si dice, da due settimane, e porta dietro la quale Mariolone dichiara esserci il mattatoio delle pecore..
Molti sospetti, paure e dubbi attanagliano il gruppo, quindi, fra le spesse mura di Villa Bonocore..



5 commenti:

  1. Ritorno alla grande! Sessione lunga!
    Per curiosità state giocando un'avventura di terzi o proudly home made?

    PS
    non si possono disattivare i captcha? :)

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  2. Ciao Nicholas, grazie..!
    Sessioni lunghe e difficli.. hahaha..
    Noi si sta giocando una avventura ben nota (G.O.D.S. II) ma rivisitata ad hoc per la nostra campagna, quindi con diverse modifiche (anche sostanziali) rispetto all'originale..
    Per il resto.. non pensavo che x commentare chiedesse i captcha.. vedrò di informarmi al riguardo..

    saluti!

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  3. Captcha x i commenti disttivati. mi confermate..?

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  4. Confermo! :)
    Grazie e ne approffittto per chiedere se, eventualemnte, a fine avventura puoi linkare anche questa tra le avventure scaricabili ;)

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  5. Lo farei volentieri.. se ci fosse.. ma il fatto è che l'avventura (G.O.D.S.) di base altri non è che GLI OCCHI DEL SERPENTE, edita da Asterion lo scorso anno:
    http://site.asterionpress.com/giochi_sine_requie_serpente.php
    In pratica la riedizione aggiornata della vecchia G.O.D.S. per l'edizione primordiale del Sine (quella, in rete, in formato .pdf forse si dovrebbe trovare, da qualche parte..)
    Quindi, io ho già messo nei miei download quel che ho trovato (schede pg, lettere varie e compendio inquisitore).. che poi si possono trovare in download anche sul sito stesso della Asterion, ma nulla di più, mi spiace.. ciao!

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