Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 12 dicembre 2012

Verità nascoste

Un'ombra...

 La situazione paradossale creatasi al borgo di San Marco si acuisce sempre di più: Benigno sveglia i compagni di soprassalto per notare che tutte le porte del piano superiore della locanda sono aperte meno che una. Fratello Michele si adopera quindi per sfondarla e vedere che nel disordine interno vi sono evidenti segni, sia sulle pareti sia sul mobilio, di lotta e armi... a motore... del tutto simili ai segni che potrebbero lasciare numerosi colpi inferti furiosamente con Expiator templari.. e viene anche rinvenuta una lettera stropicciata dove sembra accennarsi al fatto che tre templari e un inquisitore abbiano portato morte e terrore in paese.. ma come sarebbe mai stato possibile tutto ciò..?
I nostri, nel mentre, odono forti colpi alla porta del piano inferiore quindi scendono, guardinghi e scorgono un bimbo rannicchiato e tremante, sotto una sedia, atterrito..quando la porta d'ingresso si schianta ed emerge dal buio un'ombra, una figura umanoide.. ma indefinita e indefinibile.. senza volto, senza espressione.. e probabilmente pure senz'anima.
Codesto infausto essere sembra brandire una balestra e scocca qualche dardo prima di essere affrontato dalla spada di Romualdo... e svanire nel buio da dove era venuto.. ma i conversi di Padre Bastiano restano terrorizzati da quell'ombra, o quel che era...
Fatto sta che il bimbo viene repentinamente affidato al Dott. Mantelloni che, quasi istantaneamente, se lo lascia sfuggire da sotto il naso..  e così lo sconvolto fanciullo si getta da una delle finestre.. per sparire anch'egli nella notte.
Ed altre oniriche visioni affollano la mente di Fratello Michele: egli vede un paese in rivolta, tumulti.. ma anche la tranquillità di una casa sita a nord del paese...
Quindi il gruppo prova a dirigersi verso l'esplorazione proprio di tale costruzione: l'abitazione viene testè individuata e i nostri entrano, sfondando l'ennesima porta. Qui scorgono, dentro la cucina al pian terreno, il bimbo incontrato poco prima.. ma l'ennesima apparizione orripilante li terrorizza.. un'altra ombra.. oscura, dalle fattezze umane, sebbene gigantesca, alta almeno 3 metri, scende dalle scale e si para loro davanti, minacciosa.
I nostri affrontano con coraggio anche quest'ombra; Benigno, in corpo a corpo, viene ripetutamente "toccato" dall'ombra, per restarne raggelato e come ustionato dal suo tocco gelidamente mortifero.
Ma dopo alcuni colpi subiti anche la colossale apparizione si dissolve nel nulla, lasciando solo rumori inquietanti e bisbigli intorno a sè.
Fratello Romualdo in quel momento entra come in trance e inizia lentamente e catatonicamente a salmodiare brani dell'Apocalisse di San Giovanni.. ma è questo solo un leggerissimo malessere mentale ben noto al templare e ai suoi, seppur attoniti, compagni...
Fratello Benigno tenta ancora di interagire col bimbo misterioso.. ma una visione lo coglie.. e vede nere mani che cingono il fanciullo e lo consegnano ad un'altra persona indistinta.. e il bimbo, in effetti, è come sparito nel niente.. per l'ennesima volta.
Una rapida perquisizione dell'abitazione rivela diversi documenti che indicano che codesta è la dimora del mercante Cristiano De La Fonte, tramite fra San Marco e il resto del Santo Impero...
Il gruppo è ora orientato per schiantare ogni dubbio puntando nuovamente al sinistro convento dove dimora il contraddittorio e laido "custode della carta"; ma il Padre semplice Don Guglielmo li blocca per salutarli e per comunicare che la Sig.ra Eva Marzocchi ha espresso il desiderio di conferire nuovamente con Fratello Benigno.
Al che tutti lo seguono presso la casa della signora: Benigno, sfondata anche questa porta (come per altro aveva visto in una precedente visione.. sebbene ormai la "realtà" sia del tutto relativa..) si accorge che la casa è vuota.. poi inciampa in una botola sul pavimento; Michele spalanca.. e Benigno vede nuovamente, nella sua testa, una raccapricciante scena di violenza.. una donna fatta a pezzi da una spada... ma i volti dei protagonisti non sono identificabili... seppur ormai molti sospetti e paure alberghino nei cuori dei nostri eroi.
Ma il gruppo risale in sella e vorrebbe galoppare verso il "Cartolaido"..
Si attraversano campi coltivati.. lugubri, in stato di semi abbandono.. viene incrociato Edmound Kovalsky, sempre con pensieri pessimisti su tutto e tutti.. poi si scorge Eva Marzocchi.. che dopo un breve dialogo con Fratello Benigno fugge impaurita facendo un nome, Marcus, fin ora sconosciuto al gruppo...
Giunti finalmente all'uscio del convento, è già inspiegabilmente sera, mentre solo poco prima era l'albeggiare... ma tant'è.
Il custode della carta è enigmatico e contraddittorio come al solito, fino a che i nostri non gli chiedono lumi sul nome pronunciato dalla Sig.ra Eva, Marcus..
Il vecchio quindi consegna al gruppo una specie di taccuino, dove si parla di Marcus.. una sorta di diario.. il paese caduto sotto il dominio di questo essere sovrannaturale, Marcus.. un Magus.. o peggio.. un demone..
Ora il Cartolaido si fa ancor più cupo, le pupille nere.. "Marcus sta arrivando.. " mormora.. per poi eclissarsi a rannicchiarsi a terra, come regredito ad uno stato di incoscienza..
I nostri, forse iniziando a temere il peggio, si fiondano nuovamente al centro del paese e qui Fratello Benigno è pervaso dalla visione risolutrice..
Vede una croce di fiamme entrare in paese.. l'Inquisizione.. vede lotte e spargimenti di sangue.. vede se stesso e i suoi compagni lottare e uccidere molti paesani.. rapire bambini.. consegnarli al diabolico Marcus.. funesto Magus che sin dall'inizio ha manipolato e condizionato a suo piacimento tutte le loro deboli menti... e infine vede i suoi compagni e vede se stesso.. si ritorna d'un lampo alla realtà: Benigno fa risvegliare dal torpore tutti quanti ed il gruppo è barricato in locanda..!
I conversi di Bastiano sono morti.. la locanda è l'ultimo rifugio dei nostri.. fuori è appostato uno sconosciuto  Inquisitore coi suoi conversi, per stanare gli assassini di San Marco.. mentre nelle menti di tutti riecheggiano nuovamente le risate di Marcus, divoratore di bambini, grazie a loro.. è superfluo aggiungere quanto tale situazione appaia decisamente disperata...




2 commenti:

  1. Sono commosso a leggere questo resoconto...

    Il Cartolaydo - poco prima di tornare a scomparire tra le sue amate e odiate carte

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  2. Ciao caro Cartolaydo.. sono contento che tu ti sia commosso.. speriamo di aver onorato, con la nostra personale sessione di gioco, le tue "amate e odiate carte"..!

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