Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 20 giugno 2012

Tirivolo

La nebbia...

La creatura...

I nostri ottengono molte informazioni dai rispettivi ordini e maestri… e alla fine si parte per Catanzaro, base di partenza il locale vescovado, per poi cercare le risposte ai misteri (o presunti tali…) di Tirivolo, sperduto paesino della Sila nel quale sembra stiano accadendo oscuri avvenimenti e inquietanti morti, oltre che sparizioni.
Il gruppo, fra le altre cose, discute anche sulla possibilità di trovare in quelle regioni la forte e quasi certa presenza di una setta eretica nota col nome di Braccamorte, sorta di seguaci della defunta Suor Patrizia da Lodi, blasfemi ricercatori dell’angelo della morte, fautori di rituali che non sempre finiscono nel migliore dei modi, come forse è accaduto a Tirivolo…
Il paese però, come già preannunciato, sembra non farsi trovare: sotto la guida di Fratello Benigno i nostri esplorano la zona, si spingono fino a Taverna, ultimo paesino abitato e poi in un paio d’ore il loro carretto dovrebbe arrivare a destinazione.. ma non è così.
Si trovano in una vallata piena di mucche… eppure la strada sembra giusta… ma Fra Fausto, fra un rosario e l’altro, dice che secondo lui qualcosa li sta influenzando.. facendo sbagliare strada… mentendo ai loro sensi.. e infatti anche tentando di tornare a Taverna, il gruppo sbaglia strada nuovamente e si ritrova nei pressi di un ruscello.
Ora è palese che qualcosa non va: che sia un’entità sovrannaturale o altro non si sa ma la situazione è molto strana e stressante.. si attende e ci si aspetta il peggio…
Come se non bastasse nel giro di pochi minuti si passa dal sole dell’una di pomeriggio al crepuscolo… inspiegabile… poi arriva la nebbia.. una fitta pioggia… si perde ancor più l’orientamento, salgono altri dubbi.. si fa strada la paura di essere ormai in balia di questa situazione paradossale, senza possibilità di scegliere…
I nostri si stringono l’un l’altro… la nebbia sale.. ad un certo punto ognuno si accorge di essere solo.
Ognuno vede sbucare dalla nebbia davanti a se una scena terrificante legata al proprio trascorso, alle proprie recondite paure… poi il torpore.. una voce flebile sussurra all’orecchio di Fausto “Salvami…”.. e poi l’oblio, seguito da un brusco risveglio: i nostri sono ancora interi, vivi e stesi a terra in prossimità di un vetusto e deteriorato cartello segnaletico che indica “Tirivolo”.
Incredibilmente giunti a destinazione si nota subito la mura di cinta, distrutta in più punti: il paesino è composta da una dozzina di piccole baite, di legno o di pietra oltre ad una piccola chiesetta, il tutto in palese stato di incuria e abbandono.
La nebbia è ancora presente ma meno fitta e piove ancora.
Benigno guida il gruppo subito d’istinto verso la chiesetta: nulla da segnalare… ma all’uscita tutto sembra diverso…
La nebbia è ora fittissima ed inoltre si respira fumo, come si rilevasse la presenza di un rogo.. e cade pioggia e fuliggine dal cielo nero.
I nostri sono tesi e si aspettano ogni male.. inoltre i conversi di Padre Bastiano sono letteralmente terrorizzati e implorano la benedizione del loro mentore, timorosi per la loro vita e la loro anima…
In questo clima si decide di esplorare cautamente una delle baite: l’ingresso equivale ad entrare in un incubo.
Ognuno si ritrova nuovamente solo e la baita si rivela foriera di terrore: le 4 pareti sono come formate da catene incandescenti e fumanti, mentre il soffitto e pavimento sembrano cosparsi di sangue.. il tutto in un caldo infernale.. come se non bastasse ognuno vede fuoriuscire da quella oscena stanza una creatura incredibile e mostruosa, formata da più corpi fusi assieme, corpi orribili e deformi, una minaccia per il corpo e per lo spirito.
Ognuno si trova ad affrontare uno di questi esseri separatamente… ognuno subisce la forza bruta della creatura.. ferite profonde… ma alla fine tutti, in un modo o nell’altro, chi con la spada, chi con i proiettili, chi con il fuoco della fede, tutti riescono ad uscire vivi dal massacrante scontro.
Ennesimo attimo di oblio… poi tutti si ritrovano stesi in terra fuori dall’uscio della baita, tutto ora sembra tornato alla normalità.. solo nebbia, fumo, fuliggine.. e allora i nostri si scambiano impressioni e timori.. e Benigno pensa di guidare tutti nuovamente alla chiesetta.
Qui ora incredibilmente si trova un uomo, apparentemente normale, sorpreso quanto il gruppo, a quanto pare, dell’inatteso incontro…

La chiesetta...

Le baite...

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