Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 6 giugno 2012

Nel dubbio, si va a Roma

Roma...

I
l gruppo ha deciso: nel dubbio, si va a Roma.
Partono quindi dalla Tenuta Odescalchi, di buona lena, due carretti: uno con i nostri, ad eccezione di Fratello Benigno, che galoppa da solo avanti a tutti per giungere in anticipo a Bracciano, l’altro con gli uomini dell’Odescalchi, il quale invece galoppa privatamente nei pressi dei due carretti.
Dopo qualche scontro con sparuti gruppi di Morti, si giunge a destinazione; Benigno ha già preso molti contatti, arrivando almeno mezz’ora prima degli altri, accordandosi per un vagone treno a disposizione entro un paio d’ore, per giungere a Roma.
Ma la breve sosta a Bracciano non si rivela semplice: il borgo, infatti, è colto da un attacco portato da una moltitudine di Simplex.. fra i quali pure un paio di Atrox, i quali riescono a scavalcare le mura, irrompere in città e portare non poco scompiglio, uccidendo alcuni fra Excubitores e Conversi di Bastiano (poi Risvegliatisi…)…e ferendo gravemente lo stesso Inquisitore, con un devastante e infetto morso.
Ma alla fine il gruppo riesce a ristabilizzare l’ordine: lasciato Odescalchi e i suoi al sicuro nel borgo, ora la priorità è partire per Roma, portare via il blasfemo libro del Bianco e del Nero e curare il moribondo Bastiano, fra l’altro oggetto di pratiche di primo soccorso da parte di Fra Fausto, rivelatesi poi errate, infruttuose e anzi, anche dannose…
Inoltre, poco dopo lo scontro coi Morti, Fausto si fa scappare il prigioniero Ivano, poi prontamente crivellato di colpi mortali da Ettore.
Quindi si parte… e si arriva alla Città Eterna: qui il Sanctum Imperium si esprime ai suoi massimi livelli, ovunque si vedono frati, preti, templari inquisitori, chiese, cappelle…
Padre Bastiano viene ricoverato d’urgenza alla Misericordia istituita presso l’Ordine dei Frati Predicatori Domenicani di Roma (devoti a Santa Caterina da Siena), al Convento di Santa Maria del Rosario.
Benigno invece, custode, per altro, di tutti i libri rinvenuti alla villa Odescalchi, si reca presso la Basilica di Sant’Eustachio, sede romana dei Cavalieri del Tempio: qui colloquia a lungo con i suoi colleghi romani e ha l’onore di un breve scambio di battute anche con il Gran Maestro dell’Ordine, il grande Renato Da Chianciano.
Fausto si reca presso l’Oratorio di San Saba, convento gesuita: qui si diletta nello scrivere lettere al suo mentore toscano, il Generale Nero Degli Alfieri, poi passa il suo tempo a rincorrere informazioni in giro per la capitale, relativamente a Padre Sprenger Dei Corvi, la Croce di Sangue e le Scannatrici, evidentemente temendo il peggio una volta fuori Roma…
Ettore si reca invece in una tipica trattoria locale, la locanda “Da Giggi” a Trastevere, ove trascorre gran parte del suo tempo immerso in un clima tipicamente romanesco-borgataro… a riposare, oziare, bere, mangiare, ecc.
Passano i giorni… della temuta e annunciata Scannatrice neanche l’ombra, forse Roma è fuori portata anche per lei ed il suo fantomatico Re Nero..
Bastiano deve poi rendere conto del suo operato a tale Padre Giacobbe, un Inquisitore che lo ha contattato alla Misericordia domenicana: a questo frate il nostro consegna anche il malloppo di libri rinvenuti dall’Odescalchi, spiegando l’accaduto.
Il Giacobbe piglia tutto e dice di dover fare esaminare accuratamente i testi rinvenuti: qualche giorno dopo però egli torna e chiede spiegazioni in quanto pare che il nominato libro Del Bianco e Del Nero non sia presente.. c’è solo un libro falso, fatto di un’accozzaglia di fogli di riviste e giornali messi insieme.
Ma sino a Roma il libro era nelle mani dei nostri… ora.. che fine ha fatto..? i dubbi sono molti.. e qualcuno palesemente non dice la verità.. potrebbe essere stato preso dai templari.. ipotesi improbabile… oppure rubato fortuitamente in giro per Roma.. mah.. oppure trafugato da Padre Giacobbe.. molto strano.. quindi non si sa bene come.. ma i nostri hanno perso l’ennesimo libro.. o almeno così pare.
In ogni caso l’indagine è chiusa.. anche se con più di un incognita, a questo punto.
Si torna quindi a Rimini…
Si aggiornano le autorità sui fatti laziali.. passano le settimane.. ci si addestra, si studia, si scrivono lettere…
Fino a che il Vescovo Valentini non chiama all’adunata nuovamente: c’è una nuova missione in quel del sud Italia.. in un paesino chiamato Tirivolo, fra Cosenza e Catanzaro… pare che qui accadano cose orribili e misteriose… un Inquisitore, Padre Francesco Della Rosa, è già stato inviato dal Vescovo di Catanzaro, Mons. Bertolini, ma pare non abbia mai fatto ritorno…poi una squadra di Excubitores, è andata alla ricerca di Padre Della Rosa.. ma non hanno nemmeno trovato il paese di Tirivolo, come scomparso dalla faccia della terra… cose assurde e inspiegabili dunque.. che dovranno essere invece ben spiegate dal gruppo, nella prossima missione.

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