Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

giovedì 7 aprile 2011

Colpi di mortaio, un cacciatore scomparso

Campi coltivati intorno a S. Sebastiano in Colle

Tra ipotesi confuse, dubbi e incertezze i nostri valutano il da farsi; un converso li avverte che il padre semplice Don Luciano vorrebbe poter conferire in privato coi due Soci inquisitori… quindi mentre Ettore sorveglia il prigioniero gli altri si recano presso la chiesa di S. Sebastiano.
Qui apprendono dal sacerdote che un suo parrocchiano, tale Franco, un bracciante locale, pare avergli confessato di aver visto tra i campi e la faggeta tre uomini che affrontavano altrettanti Morti ma, dopo averne fatto a pezzi uno hanno probabilmente imprigionato gli altri due per trascinarli via chissà dove, uno strano e rischioso atteggiamento… ma mentre il parroco termina il discorso scoppia l’imprevedibile: alcuni colpi di mortaio piombano sulla chiesa provocando danni ingenti, fiamme, fumo, la morte sul colpo di Padre Luciano e il grave ferimento di Don Renzo che si trovava in un'altra sala della chiesa.
Il gruppo invece ne esce fortunosamente incolume, nel frattempo la folla superstiziosa è impazzita di paura, temendo folgori divine e maledizioni di qualunque genere…
Ettore invece si rende conto che il prigioniero è deceduto nella notte e si ricongiunge ai compagni vedendo, sgomento, la chiesa in fiamme proprio come nella sua precedente visione.. o premonizione…
Il gruppo cerca di capire da dove siano partiti i colpi ma non ne viene a capo: trova invece il cadavere di un contadino nei campi intorno al paese, trafitto da due dardi, che un passante rivela essere il povero Franco…
Sempre più a corto di prove tangibili ma con l’atroce sospetto di essere costantemente sotto tiro i nostri hanno, durante la giornata successiva, un incontro forse risolutore: Annunziata Pepe, una donna sulla quarantina, abitante del paese, li ferma e vuole conferire con i nuovi Inquisitori giunti da lontano… rivela di fidarsi solo di loro e di essere molto preoccupata per il fratello, tale Flavio Pepe, un Cacciatore di Morti. Costui pareva aver scoperto qualcosa di importante sul conto di Padre Eymich… forse anche di illecito… e si recò a parlarne prima con Don Renzo; ci fu quasi una lite fra i due e poi il Cacciatore non si fece più vedere in paese, senza dir nulla nemmeno alla sorella Annunziata; lei, incredula chiese spiegazioni a Don Renzo il quale le disse che Flavio si era chiarito con Eymich in persona e poi era partito per un urgente impegno di lavoro vicino a Potenza… strano… Annunziata chiede quindi giustizia ai nostri che decidono subito di andare a sentire le parole di Don Renzo, ancora convalescente.
Il sacerdote conferma la versione del chiarimento del Cacciatore con Frate Eymich e della successiva repentina partenza del giovane per lavoro a Potenza… i nostri ovviamente hanno fiutato che qualcosa non quadra e pensano che probabilmente il giovane potrebbe essere stato trattenuto dallo stesso Eymich all’interno della sua impenetrabile Villa Bellavista.
Tornano a riferire ad Annunziata la quale appare molto in apprensione per il fratello e consegna ai nostri un foglio di appunti di Flavio rinvenuto nella sua camera dopo la sua scomparsa: sono appuntate frasi scritte frettolosamente, riguardo Villa Bellavista e i suoi “orrori”… il “Dio della Carne”… il “Battesimo del Sangue”… e il fatto che domenica prossima molte persone moriranno… forse gli appunti di un folle… oppure quelli di chi aveva capito cosa si cela davvero dentro la villa di Padre Eymich…

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