Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 12 gennaio 2011

Paura e Delirio al Kursaal

La spettrale presenza incontrata al Kursaal

L’esplorazione del fatiscente Kursaal continua e i nostri si imbattono costantemente in diversi Morti i quali vengono abbastanza facilmente debellati, ad esclusione di reiterate ferite alla testa (ormai martoriata) accusate da Padre Bastiano.
In particolare viene affrontato un Morto non particolarmente pericoloso ma con indosso corazza di maglia e la tunica rosso crociata tipica templare: Fratello Remigio allora, reso innocuo il cadavere, compie su di esso uno strano rituale tracciando segni a terra e una croce con la sua spada, bruciando poi il morto e giustificando il tutto ai compagni come una procedura del suo Ordine ma non spiegando, come forse voleva, il suo gesto nella sua interezza, anche a causa della irrisione del pratico e laico Cacciatore “vipera” Di Berra il quale lo addita, con scherno, come una sorta di stregone agli occhi dell’incurante Sotium Inquisitoris Padre Bastiano.
Schermaglie a parte, il gruppo continua a bonificare lo stabile marittimo e giunto al piano primo incappa in un’agghiacciante esperienza.
Si trovano d’un tratto immersi in una fitta e umida nebbiolina e scorgono alla fine di un lungo corridoio la figura imponente di un Cavaliere Templare che rotea minacciosamente il suo spadone; questo carica immediatamente verso di loro ed è chiaro, dalle molteplici chiazze di sangue, che non è una creatura viva.
Accade quindi che i colpi dei nostri non sembrano ferire minimamente l’inquietante figura rosso crociata mentre quest’ultima infligge ferite mortali a ripetizione: Remigio cade per primo a terra morente trafitto al ventre, a Bastiano viene amputato il braccio sinistro con un fendente ed anche Di Berra e Zonzini, già prostrati a terra in preda a una inspiegabile forma febbrile fulminante, vengono fatti a pezzi dalla lama del Templare.
Paura…
Buio per qualche istante… frasi minacciose sussurrate nelle mente di ognuno…
Poi tutti i componenti del gruppo si risvegliano in preda all’ansia nello steso corridoio, incolumi.
Delirio…
Succede che, scioccato dall’accaduto “vipera” chiede bruscamente spiegazioni a Remigio, associandolo, in qualche maniera, come Templare, a quanto accaduto; anche Zonzini e Padre Bastiano chiedono, più cortesemente, spiegazioni ma Fratello Remigio continua nella sua esplorazione delle limitrofe stanze circostanti, adducendo la priorità alla messa in sicurezza del luogo piuttosto che ad un “interrogatorio”.
Al che Di Berra gli punta addosso il suo fucile Carcano, mirando alla testa del monaco templare, Ettore tenta un breve dialogo ma poi decide che è meglio togliersi di torno e si dirige sul vicino terrazzo mentre Bastiano dopo aver tentato invano un’azione di comando verbale su “vipera” rimane in attesa degli eventi senza prendervi parte.
All’ennesima intimidazione di Vito corrisponde l’ennesima noncuranza di Remigio e quindi il Cacciatore spara alla testa del compagno, temendo che egli nasconda qualche terribile segreto o peggio…
La fortuna, o Dio, vuole che l’elmo di metallo del templare lo protegga quasi completamente dal proiettile… ma l’equilibrio mentale del gruppo ormai è compromesso, forse irrimediabilmente…
In ogni caso, dopo un lento riavvicinamento il gruppo si ricongiunge lentamente al templare che, questa volta, fornisce una sua versione: Remigio, pur premettendo che non dimenticherà quanto accaduto, spiega che l’illusione di cui sono stati vittime è stata generata indubbiamente da un Morto o meglio da un gruppo di Morti, di grande potere, che hanno la capacità di assumere le sembianze dei nemici più valorosi, i templari, e in particolare di uno dei prodi caduti sul fronte litoraneo, tale Fratello Aronne.
Il Kursaal ora è di nuovo libero, ma a caro prezzo… la folle illusione creata dal misterioso Morto sembra avere avuto l’effetto sperato: l’integrità del gruppo è ormai minata.
Tornando in città per curare in particolar modo le ferite di Bastiano i nostri passano altre 8 giornate, trascorrendo il loro tempo all’Emporio, al bar dell’Aquila d’Oro, alla Rocca Malatestiana e a S. Agostino, rispettivamente…

3 commenti:

  1. Huahahahaha... terribile partita funestissimaaaa!!!! Ma grande divertimento!

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  2. Si.. ma a me ora tocca lavorare il doppio per sostenere con una trama di gioco tutte le vostre funeste e folli azioni.. per me masterizzare il Sine è ormai un secondo lavoro.. non so quante ore alla settimana ci impiego.. maledetti.. hahahah.. ciaoo, g

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  3. Anche perchè con sta nuova storia delle info riservate via mail veramente a me sembra che la partita continui anche durante la settimana.. ieri son stato 2 ore x scrivere a tutti... e oggi ho scritto ancora a qualcuno.. però è divertente... teniamo botta, io e voi..!

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