Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 19 gennaio 2011

Lo Stabilimento Marittimo e la Colonia Murri

Stabilimento balneare

Colonia Murri - esterno

Colonia Murri - interno

Dopo vari dietrologismi i nostri si riuniscono, con sicuramente meno fiducia l’uno dell’altro… e partono alla volta del secondo edificio loro assegnato: lo stabilimento marittimo nei pressi della foce del fiume Ausa, sempre sul litoraneo. Questa lignea struttura si dimostra anch’essa pericolosa, senza contare che sulla soglia sentono nuovamente nelle loro menti sussurri minacciosi; inoltre vi sono all’interno vari morti famelici ed ancora, in un corridoio, la feroce e temibile illusione del folle insanguinato templare, o meglio, secondo la spiegazione di Fratello Remigio, del potente Morto che lo impersona, il quale fa impunemente a pezzi il gruppo, uno per uno, tentino loro di combattere, fuggire o parlare… senza differenza ne pietà alcuna.. ma ancora di un’illusione, per fortuna, stiamo raccontando… nonostante ciò l’esperienza è sempre scioccante per tutti, ma stavolta un filo di sangue freddo in più impedisce ai nostri di cadere in preda alla pazzia omicida o ad altra peggiore reazione alla temibile situazione di stress mentale…
Ma le ferite devono guarire e cosi, seppur non gravi, i nostri decidono di rientrare in città per una settimana di Misericordia e altro, come al solito…
Poi vanno ad esplorare l’ultimo edifico: la colonia Murri, in quel di Bellariva, consapevoli che probabilmente il Morto li attende proprio la dentro.
Infatti tutto si ripete, le minacce nelle loro menti, qualche morto all’interno e poi, in un ampio e buio dormitorio le torce elettriche del gruppo illuminano la pericolosa e stavolta reale figura del mortifero templare.
Lo scontro è duro ma non troppo lungo, l’armatura del templare è difficile da perforare ma alla fine, i colpi della mazza templare di Remigio e delle doppiette a canne mozze di Ettore e Vito riescono a debilitare pesantemente la creatura, decapitata infine da un fendente della spada del Sotium Inquisitoris Padre Bastiano.
Anche questa minaccia sembra sventata dall’Inquisitore e dalla “sua squadra”, come scriverà di certo, a breve, in prima pagina, il giornale locale, chiamato, ovviamente, “L’Agostiniano”…

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