Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 8 maggio 2013

Il Brennero è perso


Il Passo del Brennero è stato alla fine duramente riconquistato dai nostri: i tedeschi infatti, sorpresi e sconfitti, si ritirano oltre le Alpi incendiando con molteplici granate il forte sul passo, onde lasciare solo terra bruciata agli italici rivali.
Dalle comunicazioni radio si viene a sapere che anche gli altri due passi alpini sono stati ripresi dalle forze papali, seppur con più vittime del previsto, a causa dell'elevata presenza di Morti...
Roma quindi può contare su una linea continua di difesa sulle Alpi e attendere con ansia l'avanzata tedesca, ormai prossima..
Il gruppo pensa bene di restare a presidiare il Brennerpass, per coadiuvare le forze militari ivi presenti.. se cede il Brennero, infatti, potrebbe crearsi una falla mortale che darebbe pieno accesso ai germanici verso la pianura padana.. a Milano, Torino.. con esiti ben prevedibili e disastrosi oltre modo per il Santo Impero.
Quindi passano le giornate..
Il gruppo da ordine di ristrutturare e rinforzare quanto più possibile il forte sul passo.. e vengono piazzate due squadre di Cacciatori in avanscoperta, per tenere d'occhio l'eventuale arrivo delle truppe tedesche.
Dopo 4 giorni vengono infatti avvistati spaventosi esseri volanti in avvicinamento.. sono i famigerati "uomini falena" partoriti dai feroci laboratori del IV Reich.. esseri simili ad insetti umanoidi.. costoro posrtano con se grandi bisacce di iuta.. con chissà quale orrido contenuto.. i nostri, via radio, ordinano quindi ai Cacciatori di rientare sparando comunque a quante più falene possibile.. le quali cadendo moribonde a terra recitano convinte brani del Mein Kampf..
Al forte, in seguito, si continua l'operazione di cannoneggiamento degli insetti volanti.. solo poche decine di loro riescono in fine ad arrivare sopra il forte.. e a svuotare i sacchi.. una pioggia di centinaia di volantini scende sul passo del Brennero.. diversi soldati italiani li leggono.. sono parole scritte in un misto fra tedesco e italiano.. sembra che il governo del IV Reich voglia venire in pace.. voglia il Santo Impero come alleato contro i pericoli del comunismo sovietico.. voglia proteggere il popolo italiano.. e ne chieda, di fatto, la resa incondizionata, sulla fiducia.
 Ora, molta gente si lascia quasi abbindolare da queste parole, forse per la paura di dover affrontare i tedeschi sul campo.. ed infatti anche la radio comunica che anche sugli altri forti alpini sono piovuti tali volantini tedeschi di persuasione.. e i soldati italiani sono in parte pronti a credervi..
Quindi, sul Brennerpass, è Fratello Benigno a convocare una riunione e a parlare lungamente per dissuadere le truppe dalle ovviamente false lusinghe tedesche.. ma non è impresa facile..
In ogni caso passa la giornata..
Il giorno seguente, verso il tardo pomeriggio i Cacciatori di vedetta comunicano l'avanzata decisa delle truppe tedesche della Wehrmacht..l'assalto è dunque iniziato.
In una prima fase il forte tiene bene le difese, crivellando le truppe tedesche con fuoco d'artiglieria; in seguito il Reich fa avanzare sul passo un grosso contingente di Morti.. e qui iniziano le difficoltà.
Il gruppo ordina quindi al Generale egizio Petrosis (che obbedisce ma scuote la testa in segno di disapprovazione tattica..) ed ai suoi Giusti Servi di scendere in battaglia.. pan x focaccia, dunque.. Morti contro Morti.. ma la battaglia è difficile.. e alcuni Morti tedeschi riescono a fare breccia nel cortile interno del forte.
Ora anche i nostri vanno a dare man forte alle truppe.. lo scontro è violento ma gli italiani sembrano tenere bene, almeno fino ad ora, la difesa del Brennerpass, limitando le perdite e ricacciando gli invasori indietro più volte.
Si avvistano poi da lontano schiere di ufficiali delle SS che sguinzagliano orde di feroci Kerberus a due teste, i temibili Dobermann geneticamente modificati; anche contro questi temibili animali mostruosi le difese sembrano reggere fino a che un ululato inaudito si impone su tutti i rumori della battaglia e un essere gigantesco irrompe nel cortile del forte.. un Kerberus alto almeno 3 metri, con 3 orribili teste.. mai vista una cosa del genere.
Questo mostro fa il vuoto intorno a se.. molte vittime cadono ai suoi piedi.. e la paura inizia a prendere il sopravvento..  ma nonostante ciò i nostri si lanciano all'attacco..  lo scontro è feroce e cruento.. Fratello Michele  subisce gravi ferite e rientra nelle retrovie in cerca di cure.. mentre Benigno, Bastiano e Romualdo riescono, dopo una lunga lotta, a fare a pezzi la creatura, seppur ognuno di loro ha rischiato la propria vita molteplici volte.
Ciò sembra fornire un po' di morale e di verve alle truppe italiane, le quali iniziano a subire molte perdite.. ma continua la tenuta delle difese.. e molti soldati gridano "Viva il Papa.. Viva l'Imperium.. Viva l'Italia.. Viva Verdi..!"
Ma come se non bastasse il Reich cala il suo tragico asso nella manica e fa avanzare diverse decine di esseri umanoidi alti dai 4 ai 6 metri.. dei veri e propri giganti.. con pugni enormi e bocche irte di denti affilati.. altre mostruosità create dagli scienziati germanici, senza dubbio..
In particolare uno di questi orridi giganti  si fa avanti nel cortile e attacca i nostri al cuore delle difese..
lo scontro è il più brutale mai sopportato dal gruppo, peggio di qualsiasi altro.. Padre Bastiano viene subito colpito e ferito gravemente.. e arretra in cerca di un frate medico.. Benigno e Romualdo lottano alla disperata, Expiator in braccio,  ma vanno vicini alla morte ad ogni colpo subito.. nel frattempo Michele da Bracciano, rattoppato alla meglio in infermeria torna subito all'assalto.. ma poi accade tutto in un attimo..
Benigno sferra un colpo devastante con l'Expiator, ma inconsapevolmente, purtroppo, va a colpire, nella foga, proprio il corpo del rientrante Fratello Michele.. dilaniandolo.. e facendolo stramazzare al suolo, in un mare di sangue.. morto sul colpo.
Da qui lo sgomento la fa da padrone.. Benigno, sconvolto, ferito e incapace di reagire, arretra.. così come Romualdo.. le truppe papali sembrano ormai in rotta.. le difese sono state schiantate.. 
il Brennero è perso..
..ritirata..!
E nella bolgia, il Generale Petrosis, ancora nel vivo della battaglia, scuote nuovamente la testa, in segno di disprezzo per questi italiani che, invece di combattere insieme, si uccidono fra loro..


La mesta ritirata dei soldati italici, sconfitti sul Brennero

Nessun commento:

Posta un commento