Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 17 aprile 2013

Il Male non muore mai

...l'oscuro altarino...

Una blasfemia dopo l’altra e il gruppo si ritrova di fronte una densa oscurità.. di fronte.. e poco dopo ci si accorge che è anche sul retro.. dopo un breve conciliabolo e molte reticenze, dubbi, forse per mascherare una malcelata paura di affrontare quell’ulteriore prova, si decide di entrarvi.. dapprima il solo Fratello Michele.. poi gli altri.. e quivi accade l’imponderabile.. ognuno si ritrova solo.. nudo.. incamiciato.. con il cartellino al polso.. in attesa di entrare in sala operatoria.. una porta.. una fioca luce.. uno studio.. un altare.. candele.. una croce.. un libro.. di certo non un testo sacro.. ognuno ha esperienze e versioni differenti di quest’incubo reale.. qualcuno riconosce nel libro le blasfeme parole teutoniche de “Il Misterioso”, oscuro tomo sulla pratica blasfema dell’ipnotismo ed altre eretiche amenità ..
Poi ognuno fa il suo ingresso nella sala operatoria, dove ad attenderli vi è il “medico”.. il "primario".. il "rettore".. il fulcro di tutta questa malevola entità che presiede questo luogo malsano.. medico e infermieri operano un malcapitato paziente inesistente.. lobotomie.. poi tutto si fonde e si crea un turbinio di malvagità.. facce dai lineamenti distorti e disumani.. mani nere.. una voce nelle menti comunica in latino.. per sancire un funesto patto.. che forse qualcuno accetta.. mentre qualcun’altro, forse, lo rifiuta.. fatto sta che ci si trova dinnanzi anche la sacra spada di Galgano.. ognuno alla fine la brandisce, per un motivo o per l’altro.. ognuno si plasma al potere della santa reliquia in maniera differente.. poi qualcuno (o forse ognuno..) si trova nella difficile situazione di dover in qualche modo fronteggiare il male che si trova davanti.. colpi di spada.. dolore nella mente.. mente ormai sull’orlo della follia..ed alla fine per ognuno cala il buio..
Ci si ritrova quindi tutti fuori dall’ospedale.. vivi.. con la santa spada giacente in terra.. del povero Goffredo Usteboge però più nessuna traccia.. probabilmente anche lui avrà affrontato quel male puro.. ed avrà fatto una scelta.. probabilmente..
In ogni caso ormai questo è l’ultimo dei problemi.. il male palesemente è ancora fortemente presente in quell’oscuro e temuto edificio ospedaliero.. forse dovuto alle vetuste pratiche ritualistico – blasfeme perpetrate da qualche primario troppo sicuro di se.. o forse chissà..
I nostri però pensano bene di tornare indietro a Siena.. spiegare l’accaduto alle autorità ecclesiastiche locali e poi fare rotta verso Roma, alla corte papale.
Quivi si ritrova il Consiglio nuovamente riunito.. il Papa ascolta attentamente il resoconto dell’accaduto ed è lo stesso Sommo Inquisitore Santarosa che si incarica di inviare una squadra scelta di suoi inquisitori e padri esorcisti presso l’oscuro Ospedale di Casciano..
Poi si torna a parlare della guerra, della germanica minaccia imminente..
E’ tornato inoltre nell’Imperium anche Fratello Benigno “Brassi, l’egiziano” con notizie più che buone: il divino e faraonico amico Ramesse III si è infatti apertamente schierato con il Papa e sta provvedendo ad inviare sul suolo italico due ingenti battaglioni del suo esercito, formati da alcune migliaia di uomini, un centinaio di feroci Morti e due dei suoi migliori generali, fra i quali spicca il mummificato e potentissimo Petrosis.
Il Papa dal canto suo è ben contento di questa "santa" alleanza, anche in virtù del fatto che il venerabile faraone si è anche impegnato ad aiutare sul campo la liberazione di Gerusalemme, culla del cattolicesimo..
Ovviamente alcuni nel Consiglio pongono anche dubbi.. infatti Frate Agonia pensa quale impatto negativo potrebbe avere per gli uomini italiani vedersi affiancati da Morti egizi.. la questione della famigerata Bolla Papale della Captivitas Intellecti e tutto ciò che ne consegue.. ed è per questo che le truppe egizie per ora verranno stanziate in luoghi isolati ai margini del fronte alpino, pronti all’azione, ma lontano il più possibile dagli italici occhi indiscreti..
Ma vengono discusse ed affrontate tutta una serie di altre problematiche tecnico tattiche sui forti alpini del fronte.. il Gran San Bernardo, il San Lucio,  il Maloja, il Giogo di Santa Maria, il Brennero e la Sella di Dobbiaco.. alcuni dei quali non sono nemmeno presidiati.. poco più che ruderi in stato di abbandono siti in zone non sicure e nemmeno bonificate dai Morti.. quindi il primo dilemma sarà mettere in sicurezza e poi rafforzare e fortificare i vari rifugi sui passi.. e poi si discute sulle fasi di comunicazione.. sulla disposizione delle truppe e sull’arruolamento forzato delle stesse.. e altre cose del genere.. ed i nostri, ovviamente, dovranno essere nel vivo dell’azione, a presidiare uno o più forti alpini, quando arriveranno i primi invasori germanici, vivi o morti che siano..
Militari italici verso il fronte...


 

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