Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

giovedì 13 settembre 2012

Morto che parla


Il volto soddisfatto di Padre Bastiano
durante l allestimento del Tribunale Inquisitorio

Il gruppo, continuando a domandarsi dove diavolo si sia cacciato Frate Santo, prosegue nelle indagini...
Fra Fausto interroga dubbioso una donna di San Filippo e il suo bambino, apparentemente miracolati dal Santo; Benigno se ne sta scettico in locanda e intercetta una famiglia che chiede l'ennesima "grazia" al Santo locale, credendo scioccamente il figlio preda del maligno; Karpenko invece va a chiaccherare con il suo politicamente affine scultore Carrozzo.
Proprio dal Carrozzo si viene a sapere che la Chiesa di San Nicola ha una cripta sotterranea...
Mentre Benigno si impegna a portare la famiglia con figlio non indemoniato ma solo denutrito e malato in quel della misericordia di Foggia, gli altri procedono con l'esplorazione del piano sottostrada della canonica.. nonostante i dubbi e le malcelate reticenze di Don Arduino... la cripta è buia, sporca.. ma stranamente la zona del sepolcro centrale è pulita.. e poi un forte odore di carne putrefatta.. inoltre Fausto si concentra e fra un salmo e l'altro, percepisce un lieve odore di profumo da donna... molto strano...
Drizzando le antenne, i nostri escono dal sepolcro e ne trattengono le chiavi... tanto Don Luppolis nulla può difronte al volere di un Inquisitore all'opera...
Fausto e Bastiano si recano poi a casa della De Santis, moglie di uno degli excubitores... qui Fausto percepisce nuovamente lo stesso profumo dolciastro misto a carne in putrefazione.. Bastiano esce e scova lenzuola sporche e caratterizzate dallo stesso cattivo odore (lenzuola dipanate però da Benigno, a tutela dell'incolumità del Padre Inquisitore...).
Rosa De Santis ormai viene messa alle strette (viene trovato un letto disfatto in casa sua, dove probabilmente era stato tenuto il corpo di un cadavere...) e convocando con l'inganno anche Don Arduino Luppolis la verità viene a galla senza nemmeno passare alle maniere forti: il prete, le pie donne, gli excubitores sono tutti complici nell'aver tenuto in serbo il cadavere del defunto Frate Santo, facendo credere alla gente del posto che il francescano era malato ma vivo, da più di un anno a questa parte, reato molto grave...
Luppolis si giustifica adducendo motivazioni di ordine pubblico, di fede, il frate era una sorta di leggenda infatti..
Ma ormai il tribunale inquisitorio deve essere indetto al più presto... per giudicare e decidere le sorti delle persone coinvolte.
Viene indetta un'assemplea cittadina dove il gruppo spiega la veritù agli increduli paesani, mostrando loro anche il cadavere del frate, risvagliatosi come Mortuus Larvaliis, quindi abbastanza innocuo.. a patto di non avvicinare troppo le orecchie alla sua famelica bocca... come fece la stupida Leonarda Palumbo...
Concettina Patruno invece, credeva veramente, accostando l'orecchio alla bocca del Santo, di sentirne le sagge parole di conforto.. o almeno cosi dice... e Don Luppolis divulgava quelle parole durante le sue messe... così la gente rafforzava il suo credo in Frate Santo.. nonostante egli fosse morto da mesi...
Durante l'assemblea indetta fa il suo ritorno in paese anche il vecchio Malvino, frate cappuccino pellegrino, il quale venendo a conoscenza dell'accaduto, chiede subito un colloquio privato col gruppo.
Si dimostra subito umile e ossequioso nei confronti dell'autorita ecclesiastica rappresentata da Bastiano Inquisitore... e fa un lungo sermone... proponendo in sitesi di valutare con attenzione il da farsi.. forse un falso santo potrebbe comunque giovare alla causa della Chiesa di Roma più della mera verità e del rigore della legge...
In ogni caso la decisione spetta ai nostri, non prima di aver ascoltato le dichiarazioni di tutti gli imputati, invitati cortesemente a testimoniare al cospetto del sommo Tribunale Inquisitorio, ormai imminente...

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