Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 21 settembre 2011

“Feci una grande quantità di pasticcini croccanti…”

Leonarda Pansardi

Ancora una volta i nostri scelgono di agire separatamente: mentre Fratello Benigno si assenta nuovamente senza dare particolari spiegazioni, Mario Timperi e Fratello Michele vanno alla casa della sarta – cartomante Leonarda Pansardi e Padre Bastiano, sempre insieme al suo entourages, resta in attesa di eventuali sviluppi.
Mentre il templare e l’ingegnere sono in prossimità dell’uscio del casolare della Pansardi vedono e sentono uscire dall’abitazione un’altra anziana donna che risponde al nome di Carmela… In ogni caso i due entrano e vengono accolti calorosamente da Leonarda: casa sua appare inequivocabilmente adornata da molteplici immagini sacre in particolare effigi di Gesù Bambino e soprattutto della Madonna.
Inoltre l’anziana sarta, ricca di attenzioni in particolare per il cavaliere templare, si prodiga subito per gli ospiti e ancor prima di sapere il motivo della loro visita, porge agli uomini un piccolo rinfresco costituito da tazze di the e vassoi di invitanti e croccanti pasticcini… Timperi sceglie di non favorire mentre Michele da Bracciano assaggia qualche biscotto e sente crescere in se un senso di fiducia in quella donna, anche per il fatto che probabilmente assomiglia molto a qualche famigliare caro della sua infanzia… in ogni caso il templare sente di potersi fidare della Pansardi e non pare essere intenzionato ad interrogarla, non ritenendola, in cuor suo, colpevole o coinvolta nei sospetti accadimenti di Correggio…
Sostanzialmente l’interrogatorio a Leonarda si chiude con risposte non particolarmente utili alle indagini e i due decidono di abbandonare la sua casa: prima del commiato però il Timperi, come insospettito dall’insolito atteggiamento del compagno Michele, chiede cortesemente alla Sig.ra Pansardi di poter portare via con se un poco di biscotti, “per gustarseli più tardi…”. La sarta acconsente gioiosamente.
Il gruppo si riunisce alla sera presso gli alloggi del convento dei frati francescani. Qui l’Ingegnere romano pensa bene di adoperarsi con ogni mezzo a disposizione per studiare gli ingredienti dei pasticcini; dopo alcune ore di studio e di applicazione di ogni sua nozione di chimica, il Timperi afferma che, con molta probabilità, i biscotti, oltre ai classici ingredienti, ne contengono uno piuttosto inusuale: il sangue umano.
Questa atroce scoperta, anche se rimane un’ipotesi del Timperi, suscita sgomento da parte di tutto il gruppo, ad esclusione di Fratello Michele, il quale non ritiene che sia una prova certa e men che meno sufficiente per fornire indizi e formulare accuse precise alla donna.
La notte trascorre silenziosa ma al mattino il gruppo si risveglia mentre al convento è in corso una fervida attività: pare infatti che sia corso dai frati per chiedere aiuto un giovane, Matteo Ghiotto, in quanto sua nonna Carmela è sparita nella notte.
Ora ai nostri la situazione e i sospetti appaiono finalmente e inequivocabilmente ben chiari e focalizzati di nuovo verso l’abitazione della Pansardi: mentre un paio di conversi insieme a Timperi e a Michele vanno alla casa di Matteo Ghiotto per sorvegliarlo e proteggerlo, Fratello Benigno, l’Inquisitore Bastiano, il Dott. Mantelloni e gli altri due conversi corrono a fare irruzione dalla Sig.ra Leonarda con l’intenzione per lo meno di un arresto e di un serrato interrogatorio.
L’anziana donna è in casa e non oppone la benché minima protesta o resistenza alle forze dell’ordine: mentre Padre Bastiano e i suoi la tengono nei pressi del salone d’ingresso, Benigno da Frittole si prodiga per esplorare da cima a fondo quella che si rivela essere, stanza dopo stanza, una vera e propria casa degli orrori. Il templare rinviene infatti nell’ordine: buste, carte da lettere e molti timbri postali di località emiliane, probabilmente per inscenare finte corrispondenze con le donne scomparse; il cadavere legato, risvegliato e dissanguato di Carmela Ghiotto, ultima vittima della Pansardi; diversi vasi di coccio colmi di sangue; una stanza completamente ricoperta di scritte insanguinate alle pareti, probabilmente una sorta di oscuro rituale in lingua latina arcaica, una blasfema invocazione alla “Madonna Nera”, fatta di rituali di protezione e di possessione; una lettera della madre di Leonarda Pansardi, la quale maledice la figlia, avuta tramite violenza, e tutta la sua discendenza; il memoriale della Pansardi composto da appunti, pagine di diario, la ricetta dei biscotti “al sangue” e un funesto libro rituale intitolato “Gatto Folle” (questo piccolo libro nero contiene una completa lista di ricette segrete, filtri mirabolanti e pozioni magiche ed è stato alla base della cultura e delle conoscenze delle streghe di tutta Europa e Sudamerica fino al secolo passato. Nel 1856 fu maldestramente tradotto in italiano col titolo di “Gatto Folle”, ma questa versione apparve troppo imperfetta e si dice che almeno un terzo delle ricette sia andata perduta mentre molte di quelle trascritte siano in realtà solo pericolosi veleni).
E’ evidente sotto ogni punto di vista la totale colpevolezza di Leonarda la quale, si legge dal suo memoriale, pare aver ritualmente ucciso e dissanguato le sue vittime per offrirle in sacrificio alla “Madonna Nera” come pegno per la salvaguardia della vita dei suoi amati figli che, altrimenti, sarebbero di certo morti, succubi della maledizione lanciatagli in punto di morte dalla madre della Pansardi.
Ora, alla luce di tutto, spetta ai nostri decidere del destino dell’anziana donna…

La casa di Leonarda Pansardi

La cucina di Leonarda Pansardi
(nel pentolone faceva bollire le carni delle vittime...)


(Clicca qui per leggere la vera storia della Saponificatrice di Correggio, Museo Criminologico, Criminologia)

2 commenti:

  1. Sta volta non ci metteremo molto a decidere il suo destino...

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  2. Già, non ne dubito... ma vedrete che di fatto l'impresa sarà tutt'altro che semplice... e la situazione si farà ben presto molto interessante..! Oh Oh hahaha..! g

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