Campagna di Sine Requie Anno XIII nel Sanctum Imperium (e non solo) conclusa...
...ma di tanto in tanto si ritorna indietro...

mercoledì 23 marzo 2011

Un Morto dopo l’altro, gli indizi, Lucia

S. Sebastiano in Colle, Piazza della Pietà, Chiesa di S. Sebastiano
La maschera da corvo ritrovata a casa del defunto Alfio

Fratello Michele riesce a estorcere col dialogo una importante dritta ad alcuni Conversi: pare infatti che la povera Annaluce fosse una ragazza dedita alla trasgressione e fosse, fra l’altro, in particolare intimità con un giovane del paese, Alfio il cacciatore. Quindi il gruppo si divide per indagare: mentre Fratello Michele e Padre Rivolta vanno all’abitazione di Alfio, Padre Bastiano, Ettore e Fratello Remigio vanno a Villa Bellavista, sita a circa 3 km dal centro di S. Sebastiano in Colle, per aggiornare Padre Eymich dei recenti funesti eventi verificatisi in paese… al cancello della villa però i tre si arrestano in quanto il Converso di guardia, dopo un breve dialogo, fa intendere che l’Inquisitore non vuole essere disturbato, in quanto sono ormai le 20 e lui, siccome anziano, si accinge al riposo notturno.
Alla dimora di Alfio, invece, gli altri due non hanno miglior sorte in quanto il giovane pare non essere in casa; Frate Rivolta allora pensa bene di andare a “interrogare” i vicini del giovane, una coppia di anziani, senza particolare fortuna: la coppia infatti non desta sospetti e nemmeno nella loro abitazione (perquisita piuttosto arbitrariamente intimando agli anziani di uscire di casa…) vengono ritrovate prove di alcun interesse per le indagini…
Nel frattempo si fa sera e mentre il gruppo si riunisce nuovamente alla “Locanda della Perpetua Provvidenza” per desinare e riposare, a notte inoltrata, poco prima dello scoccare dell’ora Notturna, tutti vengono svegliati a causa delle grida in strada: uscendo seguono la folla ed alcuni Conversi verso la Chiesa di S. Sebastiano dove la fioca luce delle lampade e delle torce elettriche riesce indistintamente ad illuminare il cadavere di un uomo, già Risvegliato in un Mortuus Simplex, infilzato sul crocifisso in ferro battuto posto sul tetto della Chiesa. Dal vociare della gente accorsa è semplice capire che si tratta del giovane Alfio.
Il gruppo allora si dirige alla sua abitazione, grazie ad un Converso di passaggio Padre Bastiano fa sfondare la porta e inizia a dare un’occhiata all’interno: qui vengono facilmente rinvenuti oggetti di un certo interesse… un paio di disegni raffiguranti diavoli e sacrifici di infanti, una maschera di cartapesta nera da corvo, una lunga veste nera ed un pezzo di carbone con cinque spilloni infilzati sopra.
Il giorno seguente il gruppo si divide nuovamente: Fratello Michele tenta di reperire altre informazioni dalla gente del popolo e dai Conversi, gli altri tentano prima di andare a conferire con Padre Eymich, senza successo (il Converso alla porta riferisce che l’Inquisitore non può riceverli ma che si recherà a S. Sebastiano fra qualche giorno per incontrarli) poi interrogano nuovamente il ferreo Padre Castigatore, Don Renzo, senza ottenere informazioni nuove o particolarmente importanti.
Fratello Michele invece riesce a sapere che il defunto Alfio aveva un gruppo ristretto di amici: Pietro (un cacciatore), Lucia (una ragazza piuttosto malvista ed ambigua), Adolfo (contadino, un “sempliciotto”) e Tonino (un 35enne giunto in paese dal profondo Sud, il quale racconta di essere un “Barone”…).
I nostri allora pensano di allestire una stanza all’interno della chiesa per interrogare tutti i ragazzi: però mentre si dividono per recarsi alle loro abitazioni e prelevarli contemporaneamente, scoppia l’ennesimo caos. Alla casa di Pietro infatti un Morto sta divorando il giovane cacciatore: e il panico aumenta quando il Morto in questione, un temibile Ferox con un pennato (una roncola...) che gli ha trapassato la testa, viene riconosciuto come Adolfo. Sia il gruppo sia i Conversi giunti sul posto riescono a fare a pezzi i due Morti (anche Pietro infatti si era Risvegliato come Simplex pochi minuti dopo il decesso…). Perquisendo la casa di Pietro vengono rinvenuti altri oggetti compromettenti: carbone, spilloni e una gonna nera da donna che i nostri riconducono probabilmente ad Annaluce. Il gruppo deduce, in ogni caso, che questi ragazzi, per un motivo o per un altro, stiano morendo ad uno ad uno e mentre fra il popolo aumenta la paura e la superstizione (qualcuno sostiene si tratti di una sorta di maledizione causata dallo spirito inquieto della strega blasfema Annaluce …), i nostri pensano di recarsi in tutta fretta alle case degli ultimi due giovani sospettati.
Mentre Tonino pare non essere in casa, Lucia viene colta sulla porta della sua abitazione: Fratello Remigio ed Ettore Zonzini la bloccano repentinamente e la portano forzatamente verso la Chiesa del paese per interrogarla, senza fare a meno di notare che la giovane ha sul volto i segni evidenti sia di una certa innegabile ansia sia di percosse e maltrattamenti fisici subiti, probabilmente, di recente… le indagini sono forse ad una svolta..? Mah…

Un Pennato o Roncola

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