La piana di Giza |
Prima pagina dell'Osservatore di Santa Romana Chiesa |
Gaudium Magnum..! Gerusalemme è libera..!
Ma andiamo con ordine.. e vedremo che alla fine non è
nemmeno proprio così..
Ad ogni modo.. siamo nella cripta dove è custodito il tomo
blasfemoAl-Azif.. Fratello Benigno dichiara di aver avuto ennesimo contatto psichico
con il tomo malevolo.. esso vuole riunirsi alla pagina mancante.. e in molti ne
bramano le conoscenze.. a proprio rischio.
Gli altri sono sempre più dubbiosi sulla sanità mentale del
templare.. ma continuano a fidarsi, per ora.. così si scoperchia il sepolcro..
i templari stanno a torso nudo ed Expiator accesi alla mano, liberi da armature
ormai a brandelli, mentre Padre Bastiano più saggiamente indietreggia e impugna
Beretta e spada; sul fondo della tomba uno scheletro con stretto al petto un
tomo.. il Necronomicon.. Fratello Michele fa per prendere il libro.. ma
l’oscurità tutto inghiotte.. e poi i nostri si ritrovano in quella che pare la
piana di Giza, con le sue misteriose Piramidi.. ma c’è anche il sarcofago.. e
da questo fuoriescono 4 ombre oscure e maledette, esseri di pura malvagità, che
bramano la vita dei nostri.. lo scontro è duro e le ferite si moltiplicano
sulla pelle dei nostri.. ma alla fine colpiscono più volte quegli esseri che
sembrano liquefarsi e venire assorbiti fra le sabbie.. poi Bastiano si avvicina
al tomo in pelle umana.. lo involtola in un panno per non venire a contatto..
ma ha oscure visioni.. poi il buio.. e infine una orribile creatura balza
addosso all’Inquisitore dal sarcofago, atterrandolo.. tutti vanno alla carica..
ma questo essere è ancora più temibile dei precedenti, nero come la notte..
Bastiano rischia la morte.. e rimane vivo per un pelo.. alla fine anche questa
maledizione viene rispedita alla sabbia.. poi tutti sono intorno al
Necronomicon.. Bastiano è tentao dalle sue visioni.. Romualdo si accinge a
cogliere il tomo.. ma Benigno non resiste e gli balza addosso per fermarlo.. il
libro deve essere suo..! al che Fratello Michele coglie l’occasione e sferra un
colpo di Expiator al pacchetto dove è contenuto il libro.. distruggendolo in
mille brandelli.
Al che tutti riprendono coscienza di loro stessi.. ci si
ritrova nella cripta.. e si decide di tornare indietro..
Dopo ore di tentativi fallaci, solo per puro caso i nostri
imbroccano la giusta combinazione della sequenza delle pietre da infilare nella
porta metallica per uscire.. e ci si ritrova nuovamente alla piana di Giza,
questa volta realmente, o almeno così sembra..
Il gruppo, abbandonate folli idee di fuga dallEgitto, pensa
bene di dirigersi verso il Cairo, per rendicontare dell’accaduto il divino
Ramesse; dopo qualche giorno di marcia fra le tranquille cittadine egizie lungo
la strada principale, si giunge alle porte della capitale.
Quivi Benigno chiede fiducia agli altri: egli infatti vuole
recarsi da solo a colloquio con Ramesse per risolvere una volta per tutte la
questione e far tornare tutti sani e salvi a casa.
Il gruppo ha molti dubbi.. visti gli squilibri manifestati
dal templare ultimamente.. ma quando Michele lo fa giurare sulla Croce tutti si
fidano.. o si rassegnano..
Fatto sta che verso sera Benigno varca le porte del Cairo..
per uscire solo all’alba, con notizie raggianti.. Ramesse libera tutti gli
italiani prigionieri, con i due incrociatori.. il gruppo è libero di tornare in
patria, con la consapevolezza che Ramesse è più che ben disposto ora a
stringere un patto di alleanza con il Papa.. inoltre il Divino Figlio di Amon
Ra si è impegnato per aiutare il Papato nella riconquista di Gerusalemme..! Che
quindi diverrà quindi ben presto libera dai Morti e annessa al Sanctum
Imperium.. condizioni straordinarie, certamente.. ma i nostri hanno molteplici
dubbi sul prezzo che Benigno si sia impegnato a pagare.. o abbia già pagato al
Faraone per ottenere tutti quei benefici insperabili solo poche ore prima…forse
si dubita che il templare abbia ceduto a Osiride Incarnato solamente la pagina
dell’Al-Azif in suo possesso.. ma tant’è.. e per ora a caval donato è meglio
non guardare in bocca.
Indi per cui, fra mille onori, canti, balli e
festeggiamenti, il gruppo lascia il Regno di Osiride per tornare, navigando, al
suolo italico.. e si va velocemente a Roma, presso il Vaticano, per
rendicontare Sua Santità sulla vittoriosa missione egizia appena conclusa.
Il papa si compiace.. ma una nuova minaccia incombe sul Santo
Impero: da fonti teutonic
he infatti è giunta voce che il IV Reich sia in
procinto di un assalto diretto ai confini italici, sulle Alpi, una vera e
propria invasione..!
Il Santo Padre ha quindi indetto un consiglio direttivo per
fronteggiare l’emergenza.. insieme ai nostri vi sono quindi i soliti vertici..
il Sommo Santarosa, Renato Da Chianciano.. ma anche i componenti del
direttivo.. il Maestro Templare Ferdinando da Rieti, il Magister Giorgio De
Cremisi (detto “Frate Agonia”…), il Generale della Sancta Militia Annibale
Bergonzoli e un noto Ingegnere, grande esperto di progetti bellici, vecchia
conoscenza dei nostri, il Dott. Ing. Mario Timperi.
Ognuno dice la sua.. la situazione è grave.. il Sanctum non
ha un esercito in grado di competere con quello germanico.. pochi uomini e male
armati.. ma a tale scopo giunge come una benedizione pasquale la notizia della
positiva ambasceria svolta presso Ramesse III.. che potrebbe diventare un
potente alleato militare sul fronte alpino.
Si delineano quindi le priorità: il Papa esige che qualcuno
si rechi al Cairo per definire nero su bianco, in ogni dettaglio, l’alleanza
fra il Sanctum Imperium ed il Regno di Osiride, sperando che il divino faraone
non abbia cambiato idea e si impegni a inviare concretamente e velocemente
molti suoi uomini in Italia.
Inoltre Renato Da Chianciano chiede che qualcuno si prenda
in carico la missione di recupero di una importante, potente e santissima
reliquia: la Spada
di San Galgano, in terra toscana ancora non libera dalla piaga dei Morti.
Quindi il gruppo si interroga su come e cosa fare…
La gioia della popolazione di Gerusalemme alla notizia dell'annessione italica |
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