Il castello della famiglia Engl, Castel Wagrain
Dopo il pranzo, ognuno occupa il tempo di attesa come vuole, ma nessuno esce dal castello in quanto verso le 16 riprende a scendere copiosamente la neve.. mentre alle 17 si ricomincia con la seconda sessione dell’asta.
Ancora vengono battuti oggetti di indubbio valore economico (gioielli, mobili, quadri, ecc.) ma di scarso interesse per il gruppo, alla ricerca di qualche elemento per lo meno blasfemo.
Alle 19 termina la sessione e si annuncia la cena per le 20: durante il desinare Fra Fausto nota che la contessa Engl stranamente non è servita dalla sua domestica personale, Jolàn Duchy, ma a turno dagli altri camerieri presenti.
Alla domanda diretta relativa a questa strana assenza il maggiordomo Robert Schweiz minimizza, adducendo banali motivi di salute della giovane ungherese…
Nel frattempo passano le ore e i nostri iniziano a chiedersi cosa abbia spinto le spie teutoniche a segnalare con apprensione lo svolgimento di quell’asta che, sin ora, si dimostra piuttosto noiosa e priva di minacce.
L’indomani, il terzo giorno di permanenza in territorio austriaco, ricomincia la solita routine: sveglia, colazione e alle 10 inizio della sessione mattutina dell’asta.
Fausto però, fra un’orazione e l’altra, riesce a carpire un teso dialogo fra la contessa Rose Engl e il banditore Karl Schnaider: il toscano capisce solo la parte finale del loro discorso ma pare che Karl fosse molto preoccupato per qualche motivo riguardante Rose e che lei invece lo pregasse di non preoccuparsi e di iniziare l’asta come se nulla fosse.
E così è, parte la sessione mattutina, si battono oggetti di valore, ecc.
Dopo l’asta, Fausto però si accorge che Frau Ingrid Kramer sembra visibilmente molto angosciata, come goffamente alla ricerca di qualcosa in giro per la stanza.
Inoltre pare evidente che il maggiordomo stia organizzando i domestici per qualche compito inatteso…
Il gruppo, facendo domande, viene quindi a sapere dal maggiordomo, con richiesta di massima discrezione, per non allarmare gli altri ospiti di Castel Wagrain, che purtroppo Jolàn risulta essere scomparsa dalla sera precedente; i nostri quindi si rendono disponibili a partecipare, insieme ai domestici, alle ricerche della ragazza, perlustrando anche le zone diroccate e proibite del maniero.
Nel frattempo Fratello Benigno interagisce con Frau Kramer: la donna si confida con la figura del templare.. nonostante le apparenze lei è una fervente cattolica e il suo dramma è la perdita del rosario, che custodiva segretamente, incurante dei rischi che ciò comporta sotto il regime del IV Reich.
Benigno quindi si impegna a recuperare l’oggetto, credendo anche che sia probabilmente stato rubato da qualcuno dei presenti e nel frattempo consegna il suo rosario a Ingrid, la quale è commossa dal bel gesto del templare.
Intanto le ricerche di Jolàn danno esito negativo ma non senza rilevare qualche elemento per lo meno sospetto.
Bastiano, ovunque indirizzi le sue ricerche, pare trovarsi di fronte il gatto Otto...
Ettore invece rinviene alcuni elementi che inspiegabilmente spiccano in un ambiente abbandonato, dove quindi ogni cosa dovrebbe essere sporca e coperta di polvere.
In una stanza al piano primo, ala est, Ettore si accorge della presenza di un grande organo, perfettamente pulito e funzionante oltre a molte tracce di passi sul pavimento; mentre nella stanza padronale al 2° piano è presente un grammofono pulito e carico, un bacile in argento ben lucidato e molte piccole tracce sulla polvere dei mobili e del pavimento, riconducibili, secondo il domestico, forse a topi o altri piccoli animali.
La contessa Rose, alla quale poi viene cortesemente fatta notare la presenza insolita di questi oggetti, spiega la questione dicendo che erano oggetti appartenuti a suo padre, il conte Walbert, morto un anno fa.. una ferita per lei ancora aperta, della quale preferisce non discutere.
Rose però non sa spiegarsi perché gli oggetti siano puliti e funzionanti, visto che la zona del castello è vietata e chiusa a chiave… e nemmeno il maggiordomo riesce a capire il perché di questa cosa, fra l’altro custodendo lui le chiavi delle porte nella sua stanza.. ma entrambi non hanno sospetti sul personale del castello.
In ogni caso Rose comunica ai nostri che ha deciso di chiamare quanto prima una squadra d’ordine della Gestapo, per denunciare la scomparsa della sua cameriera Jolàn; inoltre viene sospesa pubblicamente l’asta, adducendo motivi privati della famiglia Engl, per non allarmare gli ospiti, tanto più che, vista la bufera di neve, nessuno potrà andarsene dal castello ancora per un po’.
Si giunge così alla notte..
Fausto decide di alzarsi e appostarsi nella stanza al piano primo dove è presente l’organo..
Ma verso le 3 un urlo inquietante desta dal sonno mezzo castello: proviene dalla camera di Dalila Kramer.
I nostri vi si precipitano e trovano già sul posto la madre Ingrid e la loro guardia armata.
Dalila è sconvolta e piange a dirotto mentre Frau Kramer grida allo scandalo, accusando che la figlia ha subito molestie sessuali.. forse da parte del giovane rampollo della famiglia Kortig, Hirnich. Ma la guardia giura che ha sempre sorvegliato la porta e non ha visto entrare anima viva…
Dalila invece continua a sostenere che si è sentita palpeggiata dappertutto.. e ha ben impresso nella mente il ricordo di una mano.. che la toccava orribilmente sul volto e sul corpo…
Ancora vengono battuti oggetti di indubbio valore economico (gioielli, mobili, quadri, ecc.) ma di scarso interesse per il gruppo, alla ricerca di qualche elemento per lo meno blasfemo.
Alle 19 termina la sessione e si annuncia la cena per le 20: durante il desinare Fra Fausto nota che la contessa Engl stranamente non è servita dalla sua domestica personale, Jolàn Duchy, ma a turno dagli altri camerieri presenti.
Alla domanda diretta relativa a questa strana assenza il maggiordomo Robert Schweiz minimizza, adducendo banali motivi di salute della giovane ungherese…
Nel frattempo passano le ore e i nostri iniziano a chiedersi cosa abbia spinto le spie teutoniche a segnalare con apprensione lo svolgimento di quell’asta che, sin ora, si dimostra piuttosto noiosa e priva di minacce.
L’indomani, il terzo giorno di permanenza in territorio austriaco, ricomincia la solita routine: sveglia, colazione e alle 10 inizio della sessione mattutina dell’asta.
Fausto però, fra un’orazione e l’altra, riesce a carpire un teso dialogo fra la contessa Rose Engl e il banditore Karl Schnaider: il toscano capisce solo la parte finale del loro discorso ma pare che Karl fosse molto preoccupato per qualche motivo riguardante Rose e che lei invece lo pregasse di non preoccuparsi e di iniziare l’asta come se nulla fosse.
E così è, parte la sessione mattutina, si battono oggetti di valore, ecc.
Dopo l’asta, Fausto però si accorge che Frau Ingrid Kramer sembra visibilmente molto angosciata, come goffamente alla ricerca di qualcosa in giro per la stanza.
Inoltre pare evidente che il maggiordomo stia organizzando i domestici per qualche compito inatteso…
Il gruppo, facendo domande, viene quindi a sapere dal maggiordomo, con richiesta di massima discrezione, per non allarmare gli altri ospiti di Castel Wagrain, che purtroppo Jolàn risulta essere scomparsa dalla sera precedente; i nostri quindi si rendono disponibili a partecipare, insieme ai domestici, alle ricerche della ragazza, perlustrando anche le zone diroccate e proibite del maniero.
Nel frattempo Fratello Benigno interagisce con Frau Kramer: la donna si confida con la figura del templare.. nonostante le apparenze lei è una fervente cattolica e il suo dramma è la perdita del rosario, che custodiva segretamente, incurante dei rischi che ciò comporta sotto il regime del IV Reich.
Benigno quindi si impegna a recuperare l’oggetto, credendo anche che sia probabilmente stato rubato da qualcuno dei presenti e nel frattempo consegna il suo rosario a Ingrid, la quale è commossa dal bel gesto del templare.
Intanto le ricerche di Jolàn danno esito negativo ma non senza rilevare qualche elemento per lo meno sospetto.
Bastiano, ovunque indirizzi le sue ricerche, pare trovarsi di fronte il gatto Otto...
Ettore invece rinviene alcuni elementi che inspiegabilmente spiccano in un ambiente abbandonato, dove quindi ogni cosa dovrebbe essere sporca e coperta di polvere.
In una stanza al piano primo, ala est, Ettore si accorge della presenza di un grande organo, perfettamente pulito e funzionante oltre a molte tracce di passi sul pavimento; mentre nella stanza padronale al 2° piano è presente un grammofono pulito e carico, un bacile in argento ben lucidato e molte piccole tracce sulla polvere dei mobili e del pavimento, riconducibili, secondo il domestico, forse a topi o altri piccoli animali.
La contessa Rose, alla quale poi viene cortesemente fatta notare la presenza insolita di questi oggetti, spiega la questione dicendo che erano oggetti appartenuti a suo padre, il conte Walbert, morto un anno fa.. una ferita per lei ancora aperta, della quale preferisce non discutere.
Rose però non sa spiegarsi perché gli oggetti siano puliti e funzionanti, visto che la zona del castello è vietata e chiusa a chiave… e nemmeno il maggiordomo riesce a capire il perché di questa cosa, fra l’altro custodendo lui le chiavi delle porte nella sua stanza.. ma entrambi non hanno sospetti sul personale del castello.
In ogni caso Rose comunica ai nostri che ha deciso di chiamare quanto prima una squadra d’ordine della Gestapo, per denunciare la scomparsa della sua cameriera Jolàn; inoltre viene sospesa pubblicamente l’asta, adducendo motivi privati della famiglia Engl, per non allarmare gli ospiti, tanto più che, vista la bufera di neve, nessuno potrà andarsene dal castello ancora per un po’.
Si giunge così alla notte..
Fausto decide di alzarsi e appostarsi nella stanza al piano primo dove è presente l’organo..
Ma verso le 3 un urlo inquietante desta dal sonno mezzo castello: proviene dalla camera di Dalila Kramer.
I nostri vi si precipitano e trovano già sul posto la madre Ingrid e la loro guardia armata.
Dalila è sconvolta e piange a dirotto mentre Frau Kramer grida allo scandalo, accusando che la figlia ha subito molestie sessuali.. forse da parte del giovane rampollo della famiglia Kortig, Hirnich. Ma la guardia giura che ha sempre sorvegliato la porta e non ha visto entrare anima viva…
Dalila invece continua a sostenere che si è sentita palpeggiata dappertutto.. e ha ben impresso nella mente il ricordo di una mano.. che la toccava orribilmente sul volto e sul corpo…
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