I metodi non proprio ortodossi e anzi piuttosto sadici dei due Soci Inquisitori Bastiano e Leonardo si rivelano comunque efficaci per estorcere la verità dalle labbra della giovane Lucia: lei e gli altri ragazzi facevano parte dei “Filii Luciferi” una famigerata setta satanica ramificata in tutto il territorio del Sanctum Imperium mentre Annaluce è stata prima sedotta e introdotta ai loro rituali e poi, quand’ella ne volle uscire, fu drogata, seviziata, resa folle e data volutamente in pasto al giudizio del Padre Castigatore e di Frate Eymich… e quindi, in pratica, portata sul rogo; pare, però che forse lo spirito della giovane sia in qualche modo rimasto presente nel luogo della sua ingiusta esecuzione e cerchi vendetta nei confronti dei membri della setta… il loro capo, Tonino, è probabilmente a casa del vecchio padre di Annaluce per qualche motivo che, secondo lui, potrebbe mettere fine alla questione.
Il gruppo decide allora di andare dall’anziano ma lo trovano in pessimo stato, malconcio e in affanno: Tonino, pochi minuti prima, lo ha selvaggiamente picchiato per sapere dove egli avesse seppellito le ceneri di sua figlia, per disseppellirli e porre per sempre fine alla sua vendicativa Presenza con qualche oscuro rituale.
I nostri giungono alla faggeta, dove indicato loro dal padre Luca e vi trovano Tonino intento a scavare… qua scorgono anche per qualche istante una eterea figura femminile manifestarsi vicino al capo dei Filii Luciferi e poi… Ettore Zonzini di colpo imbraccia la sua doppietta canne mozze e esplode due colpi fatali ai danni di Tonino, uccidendolo sul colpo.
Il Cacciatore di Morti spiegherà poco dopo di aver avuto come l’impressione di essere entrato in contatto con la spirito della defunta Annaluce, di aver rivissuto le sue sofferenze, di aver provato un odio incontrollabile verso Tonino e infine di aver avuto due inquietanti visioni: un Templare, forse uno dei due suoi compari, che viene trafitto da una freccia… e poi… una chiesa, probabilmente S. Sebastiano, che esplode e brucia…
In ogni caso il gruppo intuisce che lo spirito di Annaluce cerca vendetta e quando ritrovano anche il cadavere di Lucia, ultima dei Filii Luciferi, inspiegabilmente trafitta da una gamba di legno della sedia dove era legata, capiscono che la rabbia della giovane dovrebbe essersi finalmente placata.
Il giorno successivo incontrano l’Inquisitore Eymich il quale, pur apparendo piuttosto assente e quasi distratto, chiede conto pubblicamente delle loro indagini: il gruppo in sostanza dichiara che Annaluce, pur essendo stata all’interno della setta satanica, di fatto ne è stata suo malgrado una vittima… al che l’Inquisitore appare soddisfatto e laconicamente arringa la folla, attorniato da una dozzina di Conversi ben armati, dicendo che in ogni caso ora giustizia è stata fatta… e la volontà del Signore è stata rispettata…
Eymich quindi si congeda nuovamente dal villaggio, tornando verso la sua villa a 3km di distanza, lasciando il gruppo libero di fare quel che vuole, anche di andarsene per la sua strada…
Ma i nostri pensano di avere ancora molto su cui investigare, come il templare scomparso, fratello Benedetto, uno degli scopi iniziali e principali della loro missione in quel di S. Sebastiano in Colle; interrogano quindi gli esattori delle tre piccole Stazioni del Dazio, senza successo… poi succede un fatto inaspettato: un uomo incappucciato, a cavallo, brandendo una balestra, galoppa verso il gruppo e scocca un dardo colpendo l’armatura di Fratello Remigio (ancora sotto le mentite spoglie di Converso, ma con sempre la sua cotta di maglia addosso…).
Remigio è incolume e l’attentatore viene bloccato in quanto Ettore esplode 2 colpi di doppietta uccidendo sul colpo l’innocente cavalcatura dell’uomo; questo, interrogato sull’accaduto, appare subito fuori di se, farneticante, probabilmente folle oppure sotto l’effetto di qualche sostanza.
Continua, ad ogni domanda, a ripetere frasi sconnesse inneggianti quel che lui chiama “Dio della Carne”… in attesa del “Battesimo della Carne e del Sangue”… tutti moriranno e saranno il cibo perfetto per il “Dio”… e cose del genere… inoltre questo episodio sconvolge non poco Ettore, il quale pensa di aver visto avverarsi una delle visioni avute dallo spirito di Annaluce… e la prossima visione ad avverarsi dovrebbe essere la chiesa del paese in fiamme…
Il gruppo decide allora di andare dall’anziano ma lo trovano in pessimo stato, malconcio e in affanno: Tonino, pochi minuti prima, lo ha selvaggiamente picchiato per sapere dove egli avesse seppellito le ceneri di sua figlia, per disseppellirli e porre per sempre fine alla sua vendicativa Presenza con qualche oscuro rituale.
I nostri giungono alla faggeta, dove indicato loro dal padre Luca e vi trovano Tonino intento a scavare… qua scorgono anche per qualche istante una eterea figura femminile manifestarsi vicino al capo dei Filii Luciferi e poi… Ettore Zonzini di colpo imbraccia la sua doppietta canne mozze e esplode due colpi fatali ai danni di Tonino, uccidendolo sul colpo.
Il Cacciatore di Morti spiegherà poco dopo di aver avuto come l’impressione di essere entrato in contatto con la spirito della defunta Annaluce, di aver rivissuto le sue sofferenze, di aver provato un odio incontrollabile verso Tonino e infine di aver avuto due inquietanti visioni: un Templare, forse uno dei due suoi compari, che viene trafitto da una freccia… e poi… una chiesa, probabilmente S. Sebastiano, che esplode e brucia…
In ogni caso il gruppo intuisce che lo spirito di Annaluce cerca vendetta e quando ritrovano anche il cadavere di Lucia, ultima dei Filii Luciferi, inspiegabilmente trafitta da una gamba di legno della sedia dove era legata, capiscono che la rabbia della giovane dovrebbe essersi finalmente placata.
Il giorno successivo incontrano l’Inquisitore Eymich il quale, pur apparendo piuttosto assente e quasi distratto, chiede conto pubblicamente delle loro indagini: il gruppo in sostanza dichiara che Annaluce, pur essendo stata all’interno della setta satanica, di fatto ne è stata suo malgrado una vittima… al che l’Inquisitore appare soddisfatto e laconicamente arringa la folla, attorniato da una dozzina di Conversi ben armati, dicendo che in ogni caso ora giustizia è stata fatta… e la volontà del Signore è stata rispettata…
Eymich quindi si congeda nuovamente dal villaggio, tornando verso la sua villa a 3km di distanza, lasciando il gruppo libero di fare quel che vuole, anche di andarsene per la sua strada…
Ma i nostri pensano di avere ancora molto su cui investigare, come il templare scomparso, fratello Benedetto, uno degli scopi iniziali e principali della loro missione in quel di S. Sebastiano in Colle; interrogano quindi gli esattori delle tre piccole Stazioni del Dazio, senza successo… poi succede un fatto inaspettato: un uomo incappucciato, a cavallo, brandendo una balestra, galoppa verso il gruppo e scocca un dardo colpendo l’armatura di Fratello Remigio (ancora sotto le mentite spoglie di Converso, ma con sempre la sua cotta di maglia addosso…).
Remigio è incolume e l’attentatore viene bloccato in quanto Ettore esplode 2 colpi di doppietta uccidendo sul colpo l’innocente cavalcatura dell’uomo; questo, interrogato sull’accaduto, appare subito fuori di se, farneticante, probabilmente folle oppure sotto l’effetto di qualche sostanza.
Continua, ad ogni domanda, a ripetere frasi sconnesse inneggianti quel che lui chiama “Dio della Carne”… in attesa del “Battesimo della Carne e del Sangue”… tutti moriranno e saranno il cibo perfetto per il “Dio”… e cose del genere… inoltre questo episodio sconvolge non poco Ettore, il quale pensa di aver visto avverarsi una delle visioni avute dallo spirito di Annaluce… e la prossima visione ad avverarsi dovrebbe essere la chiesa del paese in fiamme…
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